Esteri
Rossella Urru: tra il Niger ed il Mali. Confermata la piena collaborazione delle autorità del Mali
Rossella Urru, un mistero. La fuga di notizie potrebbe aver causato dei danni nella trattativa per la liberazione della giovane cooperante sarda, ancora si sa poco ma è chiaro che il rilascio e la trattativa per ora sono saltate.
Forse qualcosa non è andata per il verso giusto e a quanto pare il rilascio sarebbe solo questione di tempo.
Un giornalista locale che lavora per il Corriere della Sera ha raccontato al quotidiano di via Solferino che “Rossella è qui, probabilmente nel Nord. Le trattative si sono concluse, stava partendo per Bamako, poi qualcosa è andato storto”.
Anche dalla Mauritania, spiega il Corriere, non c’è nessuna novità: “Oltre alla liberazione di Abdelrahman Ould Imodou, capo della banda che ha sequestrato i coniugi cicala – dice la fonte del quotidiano – i termini dell’accordo prevedono un riscatto, ma non si conosce l’ammontare. Comunque qui il governo è molto rigido, per questo è più credibile l’ipotesi che la ragazza venga rilasciata in Mali, dove gli scambi di ostaggi con la liberazione di detenuti sono abbastanza frequenti”. Sembra che Rossella si trovi in un’area del “centro-nordest” del Mali, in una zona vicina al confine con l’Algeria e il Niger. L’area in cui si trova, al momento, Rossella Urru, è frequentata da ribelli tuareg. Qui, gli scontri tra guerriglieri e truppe governative sono in corso da gennaio. Una situazione di turbolenza che consiglia ancora qualche ora di cautela, tanto più che bisogna fare i conti con i rapporti non certamente idilliaci tra i tuareg e il Movimento Unito per la Jihad nel Sahara Occidentale, il gruppo che nel dicembre scorso ha rivendicato il rapimento.
Di certo c’è “la piena collaborazione con le autorità mauritane”, che la settimana scorsa hanno ricevuto la visita dell’inviata del ministro degli Esteri Giulio Terzi per le emergenze umanitarie, Margherita Boniver. “Diversi”, invece, sarebbero “i canali” seguiti per ottenere il rilascio degli spagnoli Ainhoa Fernandez de Rincon ed Enric Gonyalons. Del loro caso si è occupato personalmente il ministro degli Esteri di Madrid Jose Manuel Garcia Margallo, che si è recato in Mali per acquisire informazioni.
Anche dalla Mauritania, spiega il Corriere, non c’è nessuna novità: “Oltre alla liberazione di Abdelrahman Ould Imodou, capo della banda che ha sequestrato i coniugi cicala – dice la fonte del quotidiano – i termini dell’accordo prevedono un riscatto, ma non si conosce l’ammontare. Comunque qui il governo è molto rigido, per questo è più credibile l’ipotesi che la ragazza venga rilasciata in Mali, dove gli scambi di ostaggi con la liberazione di detenuti sono abbastanza frequenti”. Sembra che Rossella si trovi in un’area del “centro-nordest” del Mali, in una zona vicina al confine con l’Algeria e il Niger. L’area in cui si trova, al momento, Rossella Urru, è frequentata da ribelli tuareg. Qui, gli scontri tra guerriglieri e truppe governative sono in corso da gennaio. Una situazione di turbolenza che consiglia ancora qualche ora di cautela, tanto più che bisogna fare i conti con i rapporti non certamente idilliaci tra i tuareg e il Movimento Unito per la Jihad nel Sahara Occidentale, il gruppo che nel dicembre scorso ha rivendicato il rapimento.
Di certo c’è “la piena collaborazione con le autorità mauritane”, che la settimana scorsa hanno ricevuto la visita dell’inviata del ministro degli Esteri Giulio Terzi per le emergenze umanitarie, Margherita Boniver. “Diversi”, invece, sarebbero “i canali” seguiti per ottenere il rilascio degli spagnoli Ainhoa Fernandez de Rincon ed Enric Gonyalons. Del loro caso si è occupato personalmente il ministro degli Esteri di Madrid Jose Manuel Garcia Margallo, che si è recato in Mali per acquisire informazioni.