Corleone: a Rocca Busumbra giaceva il corpo di Placido Rizzotto. Sessant’anni dopo la macabra certezza
Scienza investigativa, progressi scientifici ed impegno delle forze dell’ordine, anche dopo anni, troppi anni, riescono a trovare soluzioni a casi difficili. Finalmente si sono trovati i resti mortali di Placido Rizzotto.
Era il 1948 quando il sindacalista Placido Rizzotto viene rapido e poi ucciso da Cosa Nostra, era il 2009, quasi 60 anni dopo quando dei resti vengono trovati a Corleone. A scoprire che sono di Placido Rizzotto è stata l’accurata analisi del Gabinetto della Polizia Scientifica di Palermo.
I resti vengono alla luce all’interno di una foiba naturale a Corleone, o meglio a Rocca Busambra, il 7 settembre 2009, subito si è pensato a Rizzotto ed ecco che alcune analisi di rito e, la comparazione con i resti di un parente di Rizzotto ha fatto rilevare l’identità.
Placido Rizzotto viene rapito mentre si recava ad una riunione politica, sindacalista di spicco in quegli anni, aveva solo 34 anni ma il suo valore aggiunto era quello di lottare al fianco del movimento contadino di occupazione delle terre, contro il latifondo e la mafia, Rizzotto era segretario della Camera del Lavoro di Corleone.
Del caso Rizzotto viene imputato Luciano Liggio che sarà assolto per insufficienza di prove, mentre Giuseppe Letizia, un bambino che faceva il pastore e che assistette all’assassinio, viene ucciso anche lui. Delle indagini si occuperà anche il capitano dei carabinieri Carlo Alberto dalla Chiesa, che arresta due mafiosi, Pasquale Criscione e Vincenzo Collura, che prima confessano l’omicidio e poi negano.