Sardegna abitata da giganti Nuove conferme archeologiche
Santa Lucia è una chiesa del Castello di Cagliari, situata in via Martini, la strada che dal lato nord di piazza Indipendenza conduce alla piazza Palazzo. La chiesa e l’adiacente ex convento vennero edificati nel XVI secolo, ora rimane solo un rudere a causa della demolizione avvenuta nel 1947.
Tra ottobre e dicembre 2011, in questo sito, si è svolta una campagna di scavo nello spazio antistante il rudere della chiesa, un’indagine voluta dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Cagliari e Oristano, Soprintendenza per i Beni Architettonici S.BAP.S.A.E. di Cagliari, Dipartimento di Scienze Archeologiche e Storico-Artistiche dell’Università di Cagliari e Facoltà di Architettura dell’Università Cagliari.
La ricerca archeologica ha lo scopo di recuperare le tracce delle trasformazioni architettoniche legate alla vita della chiesa tra la rifondazione seicentesca e il 1947, anno della sua demolizione. Lo scavo nel presbiterio ha consentito di riportare in luce parte dell’ultimo impianto dell’edificio.
Intorno all’isola dell’altare sono state individuate delle sepolture in cassa lignea con due scheletri di sesso mascile prive di corredo e databili in base alla stratigrafia dalla prima metà del XVII sec. alla metà del XVIII sec.; in entrambi i casi lo scheletro era completo e composto . Uno di questi è di altezza oltre ad un metro e 80.
Una scoperta che sfaterebbe la bassa statura di sardi dunque? Quanto meno una rilevazione che senz’altro andrà ad arricchire le conoscenze sulla storia della Marina di Cagliari uno degli antichi agglomerati in cui è diviso il centro storico.
Gli archeologi a riguardo tendono ad attribuire lo scheletro ad una dei tanti sepolti di persone francesi, risalenti al 1500-1600, arrivati a Cagliari per il commercio.(fonte amsicora.net)