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La carrozza d’oro di Antiglia mai ritrovata

Antiglia era una regina intelligente equilibrata e giusta. Antiglia era la regina di Sovana, località dell’entroterra maremmano.

La regina Antiglia aveva una grandissima paura: il timore di essere dimenticata da tutti dopo la morte. Passava le giornate a chiedersi come avrebbe potuto farsi ricordare per l’eternità.

Un ‘idea poi la illuminò, così fece chiamare alla corte di Sovana i migliori orafi dell’epoca a cui commissionò la costruzione di una carrozza trainata da quattro cavalli tutta di oro massiccio.


“Essa sarebbe stata la sua originalissima sepoltura, quasi a simboleggiare un viaggio interminabile contro il tempo e l’oblio.”

La carrozza, una tomba grandiosa, sarebbe stata un monumento di grandissimo valore. E fu così che, dopo aver messo in bella vista questa magnificenza d’oro, proprio quando era diventata l’oggetto di ammirazione comune, all’improvviso la fece scomparire nascondendola in un luogo segreto soltanto da lei conosciuto.

Iniziò proprio così la corsa all’oro, la brama di ricchezza, la fatidica ricerca della carrozza in ogni località del regno. Ricerca di un tesoro che ancora non è stata interrotta.

Per lasciare un segno veramente indelebile, poco dopo la scomparsa della carrozza, sparì anche la regina Antiglia. Per generazioni sono state tramandate mappe e notizie riguardo al luogo mai scovato di sepoltura della regina.

Dai cunicoli sotterranei di Sovana, al passaggio segreto che conduceva fuori della città verso l’Elmo e Montebuono, sino a Saturnia, a Montemerano e in numerose altre località della zona tutt’oggi si ricerca il monumento dorato.

In Maremma ancora si usa dire:

“La carrozza d’oro della bella Antiglia ….. tutti la cercano, nessuno la piglia”.




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