L’energia geotermica: rinnovabile, alternativa, sostenibile e ecocompatibile. Di meglio?
L’energia geotermica è una forma di energia rinnovabile ed alternativa che ha origine da fonti geologiche.
Per la prima volta questa energia fu utilizzata per produrre energia elettrica in Italia ad opera di Piero Ginori Conti.
Il nucleo della terra contiene alte concentrazioni di uranio e di materiali radioattivi; questa radioattività genera calore che fonde i metalli che sono negli strati intermedi della terra.
Il loro movimento permette che il calore si sposti verso la superficie della terra facendo riscaldare la crosta.
All’interno della terra esistono delle grosse quantità di calore che sono il frutto del decadimento delle sostanze radioattive del sottosuolo. Penetrando la superficie terreste c’è un aumento della temperatura, si ha un incremento di circa 30 °° per chilometro; utilizzare quest’energia è piuttosto complesso perché i giacimenti si trovano spesso a profondità difficilmente raggiungibili. Il serbatoio geotermico è la zona in cui si trova il calore della terra. Il termine geotermia significa il calore che proviene dalla terra cioè quell’energia che si trova in giacimenti del sottosuolo.
Si tratta di un’energia pulita che si può sfruttare per produrre energia termica per riscaldare le case; in questo caso si tratta di sistema geotermico a bassa entalpia. Gli impianti a bassa entalpia sono molto diffusi in Svizzera e vengono usati non solo per il riscaldamento invernale ma anche per l’estate invertendo il ciclo.
In presenza di vulcani o di altri fattori particolari l’energia può essere sfruttata grazie alla geotermia.
Le centrali geotermiche usano questa particolare energia; i vapori del sottosuolo sono in gradi di far muovere una turbina. L’energia della turbina viene poi convertita grazie ad un alternatore in elettricità..
I vapori prodotti dall’acqua presente nel sottosuolo vengono convogliati in turbine che producono energia elettrica. La geotermia non è molto diffuso proprio perché ha bisogno di situazioni particolari che non si riscontrano ovunque. Il vapore generato nel sottosuolo si impiega, come già detto, per la produzione di energia elettrica oppure per il teleriscaldamento degli edifici.
Le sonde geotermiche sono sistemi sono posizionabili i in quasi tutti i tipi sotto suolo ad ogni altitudine e sono poste in senso verticale e sono costituite da tubi in plastica. Nei tubi si inserisce un liquido termico in grado di assorbire l’energia del sottosuolo; Nello scambiatore di calore, il calore è sottratto al liquido; grazie ad una pompa di calore arriva ad un calore più elevato così che possa essere impiegato per il riscaldamento.
La geotermia è un’energia rinnovabile, le cui centrali non arrecano danni all’ambiente e gli scarti sono riciclabili; questi stessi vantaggi sono anche relativi alla produzione di energia termica a bassa entalpia. Le centrali geotermiche hanno delle emissioni di vapore acqueo e sulfuree non dannose.
Avere una centrale significa abolire la schiavitù dai combustibili fossili con un impianto che non emette CO2 e non è a rischio di incendi.
L’energia geotermica è pulita ma le trivellazioni richiedono un impegno di spesa elevato ed è di utilizzo piuttosto difficile.
I vantaggi del geotermico riguardano anche l’aspetto occupazionale con l’importante ricaduta economica. Per far funzionare una centrale sono indispensabili svariate figure professionali di diverso tipo.
Bisogna notare che la fonte geotermica è fruibile durante tutto e che i suoi impieghi riguardano non solo vari campi.
Le centrali geotermiche vengono spesso messe sotto accusa per le loro emissioni dovute all‘idrogeno solforato; tali emissioni si possono eliminare con sistemi di abbattimento specifici.
Un’altra critica è legata all’aspetto delle centrali, ma questo aspetto può essere facilmente risolto con interventi costruttivi rispettosi del paesaggio e della natura circostante.
I Paesi dove questa energia pulita è più utilizzata sono l’Islanda, gli Stati Uniti, la Cina e in parte l’Italia.