Oristano: arriva la primavera e ai semafori torna la lavatrice di vetri
Oristano, arriva la primavera e ai semafori tornano le donne che lavano i vetri. Sì. E’ così. La loro strana presenza era già stata segnalata nel pieno dell’estate quando sotto la calura agostana delle minorenni lavavano i vetri delle auto all’incrocio di Via Vandalino Casu ed in Piazza Mariano. Quel che si erano notato ad agosto era l’abbigliamento succinto e la giovane età di una delle donne che, oltre a lavare i vetri si soffermava parecchio con uomini di mezza età in atteggiamenti provocanti.
Oristano, 35mila abitanti, costa ovest della Sardegna, pochi migranti, una comunità stabile di cittadini senegalesi, un’altra di cinesi, qualche rom oramai stanziale, tante badanti dell’est e diverse ragazze dedite all’arci noto mercato del sesso. Ai semafori però in genere non si nota nessuno se non qualche sparuto venditore di rose per San Valentino e altri che vengono mimose l’8 di marzo. Raramente si nota qualche rom fare l’elemosina ma donne, donne mai. Ad Oristano ai semafori è cosa rara persino trovare il classico “barbone. La giovane lavatrice di vetri, la stessa di questa estate con il bel tempo è tornata ad apparire prima in via Vandalino Casu armata di secchio e straccio, e, a osservare il suo lavoro due giovani di chiara parlata dell’Est seduti in una delle panchine di piazza Pintus.
Sarà una lavatrice di vetri?
Meno di un’ora dopo la stessa giovane si sposta in piazza Mariano, per poi tornare a sera fatta in via Vandalino Casu.
Una lavatrice di vetri particolare affiancata sempre o quasi fa un uomo giovane che da lontano osserva.