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L’artista che sfidò il regime Presentato il libro “Costantino Nivola. Un artista contro il Regime fascista”

Costantino Nivola “Costantino Nivola. Un artista contro il Regime fascista” e’ il titolo del libro di Lorenzo Di Biase pubblicato dall’Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti Sardegna e del Centro Studi Sea di Villacidro, e dedicato all’artista di Orani  Costantino Nivola che entro’ in conflitto col regime fascista a causa dell’emanazione delle leggi razziali.

L’autore, insegnante specializzato all’universita’ di Cagliari in ‘Studi sardi’, propone un Nivola in una veste inedita, in quanto non appare lo scultore di fama mondiale ma l’uomo che da Parigi prima e da New York in seguito si batte’ contro Mussolini. Le fonti da cui Lorenzo Di Biase ha attinto le notizie sono quelle archivistiche provenienti dagli archivi di stato di Roma, Nuoro ed Oristano.

Nivola conobbe, negli anni giovanili passati all’istituto Isia di Monza, Ruth Guggenheim, una giovane studentessa ebrea tedesca che divenne sua moglie nell’agosto del 1938, lo stesso anno in cui il Regime fascista inizio’ ad emanare le leggi razziali. Alla fine dello stesso anno i coniugi Nivola, non sentendosi piu’ sicuri in Italia, si trasferirono a Parigi, citta’ gia’ nota a Costantino, in quanto durante gli anni della scuola a Monza ebbe modo di recarsi piu’ volte in visita ad una cugina, la cui abitazione era frequentata da diversi antifascisti italiani tra i quali il sardista e scrittore Emilio Lussu.

Nel giugno del 1939 nella rivista antifascista “Giustizia e Liberta”‘ fu pubblicato un suo eloquente disegno sullo stato dei rapporti tra Italia e Germania. Egli rappresento’ lo stivale italiano soverchiato dalla svastica nazista, cio’ a voler significare quanto l’Italia fosse succube del Terzo Reich. Questo pero’ costo’ la dichiarazione di arresto di Costantino Nivola il quale, in totale accordo con la moglie Ruth, riparo’ negli Stati Uniti d’America. Da fine luglio ’39 erano a New York. In America poi decisero di restare per il resto della vita, anche se mai interruppero il legame con Orani in particolare e con la Sardegna in generale. I loro figli nacquero negli States, Pietro nel 1944 e Chiara nel 1947. Essi stessi morirono in America, Costantino nel 1988 e Ruth nel 2008.

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