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Lorenzo Croce, presidente AIDAA, risponde a Massimiliano Filippi, FederFauna “Paese di psicolabili: popolato da nani e ballerini che lucrano sugli animali”

Ho letto con attenzione l’articolo proposto dal dottor Massimiliano Filippi di Federfauna, con molta attenzione, perché a differenza della strafottenza che questo signore usa seppur con toni garbati nei confronti di migliaia di amanti degli animali definendole di fatto, seppure tra le righe come degli psicopatici io ho letto con attenzione quanto da lui asserito nel suo articolo che di fatto è un inno all’eutanasia dei cani randagi, anche se non ha il coraggio di pronunciare questa parola, ma demanda ad altri il trovare ipotetiche soluzioni per il fenomeno del randagismo che non neghiamo essere un problema reale specialmente nelle regioni del mezzogiorno d’Italia.



Filippi chiede agli animalisti di indicare una soluzione, senza rendersi conto che la soluzione è già indicata in una legge la 281/91 che traccia le linee guida della lotta al randagismo e che a lui piaccia o meno vanno nella direzione diametralmente opposta rispetto alle sue idee. La soluzione è una sola ed è sancita dalla legge: Sterilizzazione di massa. Questa è la soluzione e forse all’esponente di Federfauna sfugge un particolare importante, e vale a dire che gli animalisti, sono si incazzati ma lo sono perché i fondi per le sterilizzazioni sono sempre troppo pochi. Certo capisco che uno di mestiere rappresenta quelli che vendono gli animali (compresi gli allevatori che importano clandestinamente dall’est Europa e vendono gli animali sotto banco senza alcuna ricevuta fiscale) e che rappresenta un’associazione che  per parlarci al telefono ti fa pagare quindici euro per un servizio a pagamento che altro non fa che dirottarti al telefono cellulare della persona che tu stai cercando non ci si possa certo aspettare molto. Ma ciò non toglie che a parte le baggianate scritte sul recupero dei cani nei canili (sulla quale credo interverrà a breve una comportamentista che spiegherà meglio di me perché quelle di Filippi sul recupero degli animali sono semplici baggianate, per usare un termine civile) l’intervento di Filippi lancia delle accuse al mondo animalista nel suo complesso: ci si accusa in realtà di fare soldi con gli animali. Ma santo Dio, siamo al rovescio della realtà: questi signori che lucrano sugli animali, danno il via libera ed il loro consenso alla vendita rateale degli animali, si fanno pagare per non rispondere al telefono vengono a fare la morale al mondo animalista?

Filippi dovrebbe sapere bene che il problema del randagismo non si risolve a colpi di fucile o con il ripristino delle camere a gas. Si rassegni quei tempi non torneranno più, cosi come si lavorerà sempre più verso una società meno umanocentrica e dove anche gli animali siano riconosciuti esseri senzienti e con una serie di diritti sui quali arrivano aperture nientemeno che dalla stessa chiesa cattolica. Filippi dovrebbe anche sapere che se gli animalisti non sono la maggioranza in Italia, lo sono coloro che possiedono animali (con le loro famiglie) e che il loro peso si è già fatto sentire quando parlando di sperimentazione animale e vivisezione l’80% degli italiani si è detto inorridito dalla sperimentazione animale. Forse dimentichiamo che tra coloro che vengono tutelati da questo signore ci sono anche coloro che allevano e vendono gli animali per la vivisezione.

Detto questo, rimane ben poco da poter controbattere in maniera seria. Filippi parla di adozioni fatte in maniera improvvida, si ci sono stati dei casi  cosi come ci sono dei furbacchioni che vendono i cani all’estero sotto le mentite spoglie delle finte adozioni. Ma Filippi si guarda bene dal dire che questi signori sono messi sotto accusa e denunciati dagli stessi movimenti animalisti. Filippi invece di perdere il suo tempo con discorsi di chi vive con la testa all’indietro, dovrebbe spiegarci perché appoggia la vendita online di animali di affezione, perché suoi associati sono stati condannati per traffico internazionale di animali e dovrebbe spiegare alla procura (anche perché domani mandiamo l’ennesimo esposto) perché lucra sul telefono dell’associazione. Roba di piccolo cabotaggio che dimostra la statura di questi signori. Dei nani vestiti da ballerine che fanno sicuramente da ottime comparse nel paese dei psicolabili da loro stessi immaginato.

Lorenzo Croce

Presidente nazionale AIDAA

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Un commento

  1. Caro Lorenzo……
    quanno ce vò….ce vò!!!!!
    E stavolta non posso far altro che darti ragione….questo è troppo: stanno trattando di randagi come se si stesse trattando di caramelle ciucciate da sputare a terra e non lotrovo per niente giusto!!!!

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