Sclerosi Multipla: uno studio danese sul Metodo Zamboni
E‘ stato pubblicato sul sito della rivista medica “Acta Neurologica Scandinavica” un piccolo studio danese intitolato “Insufficienza venosa cronica cerebro spinale e stenosi venose nella sclerosi multipla“.
Secondo alcuni ricercatori, coordinati dal Dr. M. Blinkenberg del Centro Sclerosi Multipla Danese di Copenaghen, la visione tradizionale che la sclerosi multipla (SM) sia una malattia autoimmune è stata recentemente messa in dubbio dal postulato che la SM sia causata dall’insufficienza venosa cronica cerebro spinale (CCSVI). Anche se diversi studi avrebbero messo in dubbio questa teoria vascolare, la controversia sulla CCSVI è ancora in corso. Il loro obiettivo era quello di valutare con l’ecografia la prevalenza della CCSVI nei pazienti danesi con SM e di confrontare questi risultati con le misure di risonanza magnetica del flusso e della morfologia venosa.
I ricercatori danesi hanno quindi studiato le vene cervicali e cerebrali in 24 pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente (RRMS) ed in 15 controlli sani, utilizzando l’ecocolordoppler extra-cranico ad alta risoluzione (US-CD) e l’ecocolordoppler transcranico (TCDS), così come la risonanza magnetica (MRI) e la risonanza magnetica a contrasto di fase delle misure del flusso di sangue (PC-MR) delle vene cervicali.
Al termine dello studio, secondo gli autori, i loro risultati non avrebbero confermato la presenza di una patologia vascolare nella sclerosi multipla recidivante-remittente (RRMS) e non avrebbero trovato alcuna prova a sostegno dell’ipotesi sulla CCSVI.
Leggendo bene però l’intera pubblicazione, peraltro priva di immagini che possano documentare il corretto svolgimento degli esami, emerge chiaramente che:
– mezza pagina di testo è occupata dai conflitti d’interesse degli autori, ampiamente compromessi con le case farmaceutiche;
– sarebbe ora di valutare l’epidemiologia della CCSVI nella SM mostrando le prevalenze trovate dagli studi senza conflitti di interessi (> 80%) e in quelle con conflitto di interesse (< 10%);
– per ovviare a queste differenze sono state create delle linee guida condivise a livello internazionale che non sono state seguite da questi autori, né citate nella loro bibliografia;
– per confondere le acque questi neurologi danesi citano l’articolo seminale di Zamboni come fossero le linee guida (“Zamboni guidelines”).
Dunque questo studio non sembra essere attendibile.
Fonte: http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1600-0404.2012.01671.x/