Emergenza nel parco naturale dei Paduli- Foresta Belvedere
Il Centro storico della storia naturale del Salento, il Cuore pulsante dei salentini, da SALVARE ASSOLUTAMENTE!
MIGGIANO, dopo anche NOCIGLIA, a rischio di grave inammissibile STUPRO Eolico Industriale!
Appello URGENTE alla Regione Puglia,
all’Assessore all’ Assetto del Territorio, Angela Barbanente,
all’Assessore all’ Agricoltura, Dario Stefàno,
ed ai comuni direttamente coinvolti Miggiano e Nociglia, e limitrofi, come Ruffano, Montesano, Supersano, Specchia, Taurisano, San Cassiano, Botrugno, Poggiardo, Scorrano, Surano, Spongano, ecc., a rischio di grave compromissione del loro orizzonte quotidiano, perché la Regione Puglia in primis, e tutti gli altri enti coinvolti, difendano il “Parco naturale dei Paduli – Foresta Belvedere”, fortemente caro a tutti i salentini, e pertanto la determina regionale avversa all’ impianto eolico industriale, follemente ubicato da progetto nel feudo olivetato e acquitrinoso di Miggiano (Lecce), in tutte le sedi, al Consiglio di Stato ora subito ricorrendo in appello, ed eventualmente anche alla Corte di Giustizia Europea se sarà necessario, contro la pronuncia irresponsabile del TAR Lecce dei giorni scorsi, che come si è appreso dalla stampa (in data 28 aprile 2012 sul quotidiano locale “Paese Nuovo”), avrebbe vergognosamente accolto il ricorso della ditta eolica interessata alla realizzazione di un mega impianto eolico industriali di ben 10 aerogeneratori mastodontici e strutture annesse, per una potenza complessiva di ben 20 MW, esteso su numerosissimi ettari, annullando la determina con cui la Regione Puglia avevano espresso giusto parere sfavorevole alla compatibilità del progetto; una determina che evidenziava la presenza di alberi d’ulivo nella sfortunata e bellissima zona del comune di Miggiano minacciata da questo inaccettabile tentativo di plurima inquinante e deturpante compromissione industriale eolica. Alberi d’ulivo di pregio naturalistico, secolari e plurisecolari, tutelati da leggi nazionali e regionali, come la L.R. n. 14 del 2007, e il cui trapianto-spostamento vuol dire compromettere i luoghi nel loro assetto storico-naturale e mettere a rischio traumatizzandole con potature ed operazioni di espianto-trapianto le numerose piante coinvolte in quella sciagurata previsione!
Allo stesso modo la Regione Puglia esprima parere sfavorevole e diniego autorizzativo all’impianto eolico previsto nel feudo di Nociglia, facente anch’esso parte come Miggiano del Parco Paduli! Per questi due assurdi impianti eolici esprima in tutte le sedi, atti e momenti amministrativi, motivati pareri sfavorevoli.
Stiamo parlando di mastodontiche pale eoliche industriali, “stupra paesaggio”, alte molto ben oltre i 70 metri, visibili nel raggio di decine di chilometri, tanto di giorno, quanto di notte per le loro aliene luci rosse di segnalazione aeronautica notturne poste in testa, intollerabili in quei luoghi, dove le vorrebbero installare le ditte interessate; lì, proprio nel regionale “Parco naturale dei Paduli-Foresta Belvedere” di alto interesse ambientale, rurale, storico e paesaggistico, come evidenziato nel PTCP, il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale adottato nel 2008 dalla Provincia di Lecce, che ha definito “i Paduli”, quali la “casa”, il “cuore”, del Salento concepito come un unico grande parco culturale e naturale; una vasta area incontaminata, quella dei “Paduli-Foresta Belvedere”, poi riconosciuta pertanto ampiamente meritevole di rientrare tra i parchi regionali, nel PPTR della Regione Puglia, il nuovo Piano Paesaggistico Territoriale della Regione Puglia che attende ormai soltanto la definitiva autorizzazione da parte del Governo!
Mega pale eoliche in un’ area espressamente interdetta a tali istallazioni, anche in maniera ben precisa dalle “Linee Guida in materia di istallazione di impianti di energia rinnovabile” contenute nel Regolamento Regionale n. 24 del 30 dicembre 2010, entrato in vigore il 1 gennaio 2011, poiché ricadenti sia nell’area già delimitata come “Parco Paduli” tutelata contro queste istallazioni industriali mastodontiche dalla Regione, nonché ricadenti nel cono visuale protetto contro queste pale eoliche, e del raggio di dieci chilometri intorno alla località belvedere elevata del Crocifisso in feudo e sulla “Serra” (la collina) di Casarano!
Gli ulivi plurisecolari presenti nel feudo di Miggiano, tutelati dalla Legge Regionale n. 14 del 2007, che tutela gli ulivi ed il loro paesaggio come recita il suo stesso titolo, e che si vorrebbero da parte della ditta interessata ai lavori eolici espiantare, sono solo uno degli elementi gravi di compromissione del territorio per cui fermare questa follia!
Si aggiunga il danno all’avifauna, ai volatili, alle iper-protette Cicogne bianche (Ciconia ciconia) e nere (Ciconia nigra), e numerose altre specie di avifauna, come la grande nobile e fiera Aquila minore (Hieraaetus pennatus), numerose specie di aironi, le bellissime e rarissime Gru (Grus grus), i Fenicotteri rosa (Phoenicopterus roseus), solo per citarne alcuni, protetti dalla Direttiva europea Uccelli 79/409/CEE, che frequentano il prezioso Parco, e che verrebbero falcidiati in volo da queste ben note “macchine eoliche maciulla uccelli in volo”!
Il termine “Paduli” di quelle contrade, che indica la presenza di paludi, contrade acquitrinose, e fortemente carsiche, con ruscelli temporanei, rivi, laghetti, pozze stagionali, falde superficiali, canaloni, polle sorgive (“Funtane” chiamate in dialetto locale), doline, voragini che provocano spesso improvvisi collassi del terreno dei sink-hole in termine tecnico, ben suggerisce come l’instabile natura idrogeologica sconsigli vivamente l’ubicazione di simili infrastrutture industriali pericolose, anche dal solo punto di vista delle scariche elettriche!
Si tratta poi di siti che non possono essere compromessi da enormi scavi per i basamenti giganteschi in cemento delle torri eoliche, le profonde trincee plurichilometriche per i cavidotti, quindi ciclopici elettrodotti, cabine immense di trasformazione della corrente elettrica e sua immissione in rete, e apertura-creazione di immense nuove strade per la manutenzione delle torri e il trasporto e montaggio degli enormi componenti!
Tutto questo in un ecosistema preziosissimo quanto delicato, dove vivono numerosissimi animali, tra cui, solo per citarne alcuni, il grande serpente Cervone, il Rospo smeraldino (Bufo viridis), la Raganella e il Tritone italico (Triturus italicus), protetti dalla Direttiva Habitat 92/43/CEE. Dove si osservano e susseguono numerosi ambienti tutelati proprio dalla stessa Direttiva Habitat 92/43/CEE, come i boschi ripariali lungo i rivi campestri a piante igrofile mediterranee! In quell’area, dove crescono anche querce caducifoglie e olmi tra i canneti, è stata di recente segnalata la presenza anche del Salicone (Salix caprea), proprio negli uliveti e seminativi acquitrinosi nei dintorni di Miggiano, unica stazione di sua presenza ad oggi nella Puglia meridionale! In tutta l’area dei Paduli, dove si estendeva buona parte della grandissima Foresta Belvedere di cui restano tanti preziosi relitti vegetanti, è presente anche il rarissimo Frassino meridionale (Fraxinus angustifolia), ormai in pochissimi esemplari, lì ancora diffusi, e da sottoporre a massima tutela per la sua ripropagazione-diffusione in loco. Il legame particolare della Foresta Belvedere con questa specie igrofila, amante dell’ acqua, che vi cresceva copiosissima nell’ ‘800, è descritto dal medico e botanico ottocentesco Martino Marinosci di Martina, nel suo testo intitolato “La Flora Salentina”. Oggi gli habitat di questa specie, quale i Paduli salentini appunto, sono protetti espressamente dalla Direttiva Habitat 92/43/CEE.
Così altrettanto preziosi sono gli habitat di pascolo roccioso a pseudo-steppa mediterranea della Thero-Brachypodietea, anch’essi massimamente tutelati dalla Direttiva Habitat 92/43/CEE e che si osservano ad esempio anche nel territorio di Nociglia!
Osserviamo poi che ditte eoliche che fanno ricorso contro una sentenza della Regione o altro ente che nega loro l’autorizzazione per tutelare espressamente l’ambiente ed il paesaggio, come in questo caso a Miggiano, cessano di essere delle ditte che operano per il bene dell’ecologia e del pianeta, sconfessando palesemente la loro dichiarata “mission” ambientale di fondo come ditte che opererebbero nella Green Economy per il Protocollo di Kyoto, e dimostrano di essere così solo interessate agli aspetti finanziari del business eolico a discapito dei territori e dei cittadini! Di questo aspetto giudici amministrativi seri e responsabili dovrebbero tenerne conto!
Tanti cittadini italiani e non solo, che frequentano per motivi agricoli o turistici il Parco Paduli, (tante masserie sono ancora abitate o sono e si stanno lì restaurando adeguatamente e nel rispetto del Genius loci storico-naturale, per divenire degli agriturismi), o che lì vi vivono, in campagna o nei vicini centri abitati, sarebbero così condannati, da questi pazzeschi impianti eolici assolutamente fuori luogo, alla ormai ben nota in campo medico internazionale “Wind Turbine Syndrome”, la “sindrome da turbine eolica” (soprattutto i residenti), alla depressione cioè causata dal maxi-inquinamento acustico, dal perenne inquinamento visivo diurno e notturno, ed elettromagnetico, nonché sottoposti al rischio stressante, 24 su 24, di essere feriti o uccisi dal lancio di frammenti di pala, dal fenomeno di rottura e lancio a centinaia di metri di pericolosi grandi frammenti, ormai sempre più frequente e documentato in Europa e nel mondo tanto nella cronaca, quanto nella letteratura tecnica!
Motivo per cui è follia autorizzare queste altamente pericolose e dannose macchine industriali in aree di vita umana ed alta densità abitativa anche rurale quale è il territorio basso Salentino!
Il maxi-plurimo impatto e stravolgimento che comporterebbero questi impianti anacronistici in quei luoghi, e assolutamente fuori luogo, cancellerebbe ogni seria promozione turistico-culturale del Parco con danno immenso ad economie a basso impatto già lì avviate ed in crescita, danneggerebbe la biodiversità tutelata dalla internazionale Conferenza di Rio del 1992 sottoscritta dall’ Italia, e la pratica di una sana agricoltura del biologico e della tradizione in campo agro-silvo-pastorale! Inoltre l’inquinamento visivo, diurno e luminoso notturno, tarperebbe le ali anche alla promozione scientifica dei Paduli come uno dei “Parchi delle Stelle” italiani, per lo studio dell’astronomia, parchi a basso inquinamento luminoso, che suggerisce di creare e curare la stessa Comunità Europea; uno studio astronomico che oggi lì viene praticato da numerosi studiosi ed astrofili grazie al bassissimo inquinamento luminoso presente che permette un’ ottima nitida visione del cielo stellato; cielo stellato, il firmamento, che l’ UNESCO sta per dichiarare patrimonio dell’ umanità da difendere combattendo contro lo spreco dell’ inquinamento luminoso e per la difesa dell’orizzonte e del cielo da ingombri dannosi inutili ed evitabili, come nel caso in oggetto di queste aliene ciclopiche pale hi-tech!
Alla Regione Puglia si chiede di operare in tal senso contro questo scempio che minaccia MIGGIANO di Lecce e il Parco Paduli, a difesa del territorio e delle sue pronunce e in coerenza con il saggio No imposto pochi mesi fa all’ impianto eolico nel vicino Comune di Supersano, che ha visto una plebiscitaria opposizione a difesa proprio del Parco dei Paduli da parte di centinaia di persone giunte a Supersano da ogni parte del territorio della Puglia meridionale!
In coerenza con tutto ciò si chiede alla Regione Puglia e al suo Settore Ecologia e Assetto del Territorio in primis, di esprimere ora medesimo No al progetto eolico nel vicino Comune di NOCIGLIA, la cui ditta ha richiesto di nuovo, per la scadenza del valore dei vecchi pronunciamenti, nuovi pronunciamenti nel suo iter di, ci auspichiamo tutti in nome del Bene Comune, non autorizzazione! Un impianto pazzesco sempre nel e a ridosso del Parco dei Paduli, a minaccia e compromissione di quest’ultimo e anche della vista incontaminata che si gode dalla storica suggestiva arcaica collina artificiale chiamata “Specchia Torricella”, o anche “Motta di Torricella”, un monumento misterioso, un grande tumulo, stratificato nei secoli, quasi una sorta di antica piramide salentina, oggetto di studio da parte dell’ Università del Salento e dell’archeologo Professor Paul Arthur, che ha rivelato già evidenti tracce archeologiche di epoca medioevale e romana negli strati affioranti; un monumento di primo ordine documentato anche nel “Museo del Bosco Belvedere” da poco inaugurato nella sede municipale di Supersano, che è in un antico castello!
Certi nel solerte intervento della Regione e di tutti i suoi amministratori e funzionari al fine di formulare i pareri negativi necessari e che sono “in re ipso”, e per dare mandato e supporto informativo ai legali per combattere e sconfiggere in tutte le sedi, questi assurdi progetti che minacciano il Bene Comune ed il Territorio, il Paesaggio, non a caso tutelato dalla Costituzione Italiana nei suoi principi basilari (art. 9), insieme alla salute psico-fisica delle persone (art. 32), che dalla salubrità dell’ambiente e dall’integrità del paesaggio storico-naturale dipende fortemente,
inviamo i Nostri Più Sinceri e Sentiti Ringraziamenti!
Forum Ambiente e Salute del Grande Salento
Coordinamento Civico per la tutela della Salute e dei Diritti del Cittadino
Comitato Nazionale contro fotovoltaico ed eolico nelle aree verdi e più in generale Naturali