1) l’associazione Aism non è l’unica in Italia a occuparsi delle persone con Sclerosi multipla e che quindi non ha la titolarita’ esclusiva di rappresentare i malati di SM,
2) Aism non può impedire ad altre associazioni di svolgere il proprio ruolo statutario e di veicolare informazioni diverse da quelle da lei propugnate, soprattutto quando avvalorate da ricerche scientifiche,
3) è immorale la lotta tra associazioni di volontariato in quanto tale conflitto vedrà sempre e solo i pazienti come perdenti, confusi e disorientati da un clima di ostilità,
4) è esemplare l’atteggiamento conciliatorio del Magistrato
con molta fermezza sostiene che deve essere garantita la libertà di espressione da parte di ogni associazione a tutela dell’interesse dei pazienti e, pertanto,