Salute

Sclerosi Multipla: dal Canada alcuni suggerimenti sulla terapia post-angioplastica per la CCSVI

E’ stato pubblicato sul sito della rivista medica “Vascular” della prestigiosa Società Internazionale di Chirurgia Vascolare un articolo intitolato “Sorveglianza e terapia medica dopo il trattamento endovascolare per l’insufficienza venosa cronica cerebro spinale“.

Secondo alcuni chirurghi vascolari canadesi, coordinati dal Dr. Thomas L. Forbes dell’Università dell’Ontario Occidentale, il dibattito sul possibile legame tra l’insufficienza venosa cronica cerebro spinale e la sclerosi multipla (SM) sta diventando sempre più controverso a causa dell’attuale mancanza di un livello di evidenza 1, proveniente da studi randomizzati.

Indipendentemente da questo continua l’incertezza attorno alla sicurezza ed all’efficacia di questa terapia, i pazienti canadesi affetti da SM e di altri Stati, si recano all’estero per ottenere l’angioplastica venosa e, purtroppo, ad alcuni vengono impiantati degli stent venosi. Spesso rientrano a casa con poche istruzioni riguardo al follow-up o alla terapia medica.

Gli autori così propongono provvisoriamente alcune raccomandazioni pratiche per la sorveglianza post-procedurale e per la terapia medica, fino a quando saranno disponibili ulteriori informazioni.


Questo articolo conferma la necessità di avviare prima possibile lo studio multicentrico “Brave Dreams” (randomizzato e a doppio cieco), promosso e finanziato dalla Regione Emilia Romagna, che potrà fornire le risposte scientifiche richieste dalla comunità scientifica sulla la teoria proposta dal prof. Zamboni in merito alla possibile correlazione tra la CCSVI e la sclerosi multipla, malattia gravemente invalidante che colpisce circa 63.000 italiani e per la quale ad oggi non esiste alcuna terapia “definitiva”.

Appare deludente la recente scelta dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (Fism-Aism) di negare il finanziamento dello studio, peraltro promesso negli anni precedenti. In questo modo i malati vengono abbandonati al loro destino ed indirettamente affidati ai privati, non sempre adeguatamente preparati a gestire un paziente con SM.

Fonte. http://vascular.rsmjournals.com/content/early/2012/05/08/vasc.2011.cm0009.abstract

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Alessandro Rasman

Alessandro Rasman, 49 anni, triestino. Laureato in Scienze Politiche, indirizzo politico-economico presso l'Università di Trieste; è malato di sclerosi multipla, patologia gravemente invalidante, dal 2002. Per Mediterranews cura una speciale rubrica sulla sclerosi multipla.

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