Nemo scopre i vortici del Mediterraneo e diventa KM3Net, i neutrini un’energia misteriosa
Il Mediterraneo è un mare ricco di misteri ma anche e sopratutto di Scienza. Si scopre infatti che Nemo, il ”cacciatore” di neutrini, ha evidenziato negli abissi del bel mare Mediterraneo dei giganteschi ed innocui vortici marini. La scoperta, pubblicata sulla rivista Nature Communications, si deve al gruppo di Angelo Rubino, oceanografo dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, in collaborazione con i ricercatori dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare . Osservando il mare, i fisici dello staff di Nemo (Neutrino Mediterranean Observatory) hanno scoperto che i vortici sono situati nei fondali del Mare Ionio, a 3500 metri di profondità, l’unica cosa certa è che nessuno sa come essi si sviluppino anche perchè potrebbero essere innescati da lontano dal Mare Adriatico o dal Mar Egeo. Nemo, che nel frattempo ha anche cambiato nome (ora si chiama KM3Net), prosegue nelle sue installazioni dopo le primi torri di prova che verificavano il sistema. L’esperimento europeo sui neutrini con Infn da guida sarà realizzato al largo di Capo Passero.