Asteroidi in arrivo: nessun pericolo per l’Italia. Splendido spettacolo nel cielo
Le asteroidi sfiorano la Terra? Sembra proprio di sì ed addirittura, sebbene non vi sia problema una passerà proprio vicino all’Italia. Doppio appuntamento con gli asteroidi: a distanza di pochi giorni due di questi ‘sassi cosmici’ visitano la Terra. Un asteroide ha appena salutato il nostro pianeta e un altro si avvicinerà sabato 19 maggio, ma a una distanza di tutta sicurezza.
L’asteroide che sta arrivando, invece, potrebbe passare ancora piu’ vicino ma ”non vi è alcun pericolo che colpisca il nostro pianeta”, rassicura l’esperto. Si chiama 2010 KK37, è un ‘sasso cosmico’ del diametro compreso fra 30-40 metri, e nella fase di massimo avvicinamento potrebbe trovarsi a ”circa 75.000 chilometri dalla Terra – spiega l’esperto – la massima distanza, invece, potrebbe essere pari a tre volte la distanza Terra-Luna”.
Adesso l’oggetto è ancora molto lontano e calcolare la sua orbita in modo preciso, rileva Milani, sarà possibile solo nei prossimi giorni. Nella fase di massimo avvicinamento, il 19 maggio, l’oggetto non sarà visibile dall’Italia, ma dal nostro Paese sarà possibile seguire il suo congedo, ossia con l’aiuto di un telescopio si potrà seguire l’asteroide mentre si allontana.
Questi oggetti, spiega Milani, fanno parte dei Near-Earth object (Neo), comete e asteroidi che subiscono perturbazioni alle orbite e possono trovarsi a passare pericolosamente vicini alla Terra.
”La caduta di piccoli meteoriti sulla Terra è un fenomeno quasi quotidiano”, sottolinea l’esperto. ”A intervalli lunghissimi, di milioni di anni, vi è la probabilità che un asteroide dal diametro superiore a un chilometro possa incrociare l’orbita terrestre, ma la probabilità è molto remota: si calcola – rileva Milani – che solo una volta ogni sei milioni di anni un grande asteroide possa collidere con la Terra”.
In ogni caso passaggi come quello appena avvenuto e quello imminente sono importanti, sottolinea Milani, perchè sapere quanto spesso questi oggetti si avvicinano alla Terra e conoscere la loro distribuzione contribuisce a calcolare meglio le probabilità con cui oggetti grandi possano avvicinarsi al nostro pianeta.