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Imu: nessun sgravio per la casa intestata ai figli. Paletti antielusione

Imu, nuove interpretazioni.Ci sarebbe modo di poter godere di una aliquota più leggera, attenzione però ci sono paletti anti elusione!

Si legge su Oipamagazine “Esempio tipico, quello dei genitori che davano in comodato d’uso un secondo appartamento al proprio figlio. In tal caso i genitori non pagavano l’Ici né sull’abitazione dove vivevano né su quella concessa in uso. Con l’entrata in vigore dell’Imu, si pagheranno tasse su entrambe le abitazioni, l’unica differenza è che l’aliquota sarà agevolata sulla prima casa, al contrario sarà più alta su quella data al figlio perché considerata una seconda casa. Le novità, rispetto a quanto previsto dall’Ici, per la definizione della prima casa diverse. Innanzitutto per prima casa si intende quella nella quale ‘il possessore e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente’.


Se alcuni membri della famiglia stabiliscono la loro residenza e dimora in ‘in immobili diversi situati nel territorio comunale, le agevolazioni per l’abitazione principale e per le relative pertinenze in relazione al nucleo familiare si applicano per un solo immobile’. In conclusione, sulla prima casa deve verificarsi la sussistenza dei requisiti di possesso, residenza e dimora. Quindi nel caso in cui si hanno due case e una la si da al proprio figlio per andarci a vivere, quest’ultimo non solo deve andarci a vivere ma deve anche risiedere, dimorare e  esserne  proprietario o comunque avere un diritto reale su di essa come ad esempio l’usufrutto. Solo in un caso, la circolare esplicita la situazione in cui è possibile pagare l’imu agevolata su due immobili appartenenti allo stesso nucleo familiare: quella in cui i coniugi risiedono e dimorano in comuni diversi ‘ ad esempio per esigenze lavorative’. Ma se le due case sono ubicate nello stesso comune la doppia agevolazione non scatta più e l’aliquota base (0,4%) si potrà applicare solo su uno dei due immobili. Nonostante questo, il governo stima che circa il 24% delle abitazioni principali, ,6 milioni, non pagherà l’Imu per effetto delle detrazioni e del margine di manovra attribuito ai comuni. Quest’ultimi possono aumentare la detrazione di 200 euro prevista sulla prima casa «fino a concorrenza dell’imposta dovuta, nel rispetto dell’equilibrio di bilancio; al contrario non possono variare l’importo della detrazione prevista per i figli che è di ‘50 euro per ciascun figlio di età non superiore a 26 anni, a condizione che lo stesso dimori abitualmente e risieda anagraficamente nell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale’.

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