Editoriali

L’inaudito accaduto a Brindisi (la strage) e l’inaudito accaduto in rete (il linciaggio mediatico)

La responsabilità principale è dei giornalisti e dei blog che hanno diffuso il nome e il cognome. Non solo, buona parte degli articoli in merito erano assolutamente imprecisi, parlavano di “indagato”, di “arrestato” oppure gridavano a gran voce “Preso l’attentatore” mentre , benchè sospettato, lo stavano semplicemente interrogando…Una superficialità (o consapevole cinismo?) spaventosi perchè vista la gravità, l’inaudito che è accaduto a Brindisi, il linciaggio mediatico era scontato. Anche davanti alla questura lo aspettavano furibondi. L’hanno dovuto portare via dentro una macchina della poilzia che è uscita sgommando a gran velocità.Presumo che a Brindisi i parenti , gli amici e i semplici conoscenti delle ragazze siano sconvolti, spaventati e in preda ad una rabbia terribile. Il padre di Melissa ha detto che se lo prendesse lo ammazzerebbe con le sue mani: gli è morta una figlia – figlia unica – in un modo atroce, inaccettabile e assurdo. La moglie , ricoverata in ospedale subito dopo aver ricevuto la notizia, durante il funerale è svenuta davanti alla tomba e probabilmente non si riprenderà mai più. Che cosa dovrebbe pensare o dire il padre di Melissa? Gli resta altro da dire o pensare? Certo c’è anche chi non reagisce così, persone molto forti e con un gran senso civico ma sono una minoranza. Sono contraria, radicalmente contraria alla pena di morte, dico solo che capisco bene il desiderio di uccidere delle vittime di violenze inaudite e che forse anch’io reagirei, mi sentirei così.

Non lo so, non lo si può sapere…. Le altre ragazze probabilmente rimarranno mutilate o deturpate. Gente che è stata distrutta all’improvviso, senza aspettarselo, senza potersi minimamente difendere, come accade a chi ha la terribile sfortuna di saltare in aria per una bomba fatta esplodere per terrorizzare(si tratti di mafia, eversione stragista o maniaco in stile Unabomber – nessuna ipotesi è stata per ora nè esclusa nè confermata )e sapendo bene che ciò significa uccidere, mutilare e distruggere la vita di chi sopravvive. E’ probabilmente una delle azioni più feroci e più vigliacche che si possano commettere.

Due quotidiani che non sopporto, che mi disgustano, che in genere non tollero nemmeno di sentire nominare, Libero e il Giornale, titolavano il giorno dopo “Bastardi siete, chiunque voi siate” e “L’ora dei vigliacchi”.

Due titoli perfettamente azzeccati, lo devo ammettere. Io e la mia famiglia siamo scampati per un pelo alla strage di Bologna e per puro caso. A causa di un malessere di mia nonna, siamo arrivati in stazione dieci minuti in ritardo rispetto al previsto.

Ero molto piccola ma mi si è impresso nella mente quello che ho visto: i feriti portati via, la disperazione e l’impotenza, l’orrore. Ma in raeltà tutte queste parole non rendono e non hanno senso: è qualcosa di estremamente concreto che si può solo descrivere, raccontare, senza aggiungere valutazioni o aggettivi se si vuole rendere l’idea. Detto questo, ritengo che vi sia un’enorme differenza tra la reazione di rabbia disperata di chi è stato direttamente coinvolto, come il padre di Melissa, e la folla che si scatena sul web chiedendo il sangue del colpevole, senza nemmeno aspettare oltretutto di essere certa che lo sia. Non lo dico affatto per politically correct ma a me tutti coloro che sbraitano chiedendo scuoiamenti, torture, pena di morte, chiedendo “l’occhio per occhio dente per dente” disgustano e spaventano sempre.

Perchè la loro rabbia forcaiola è mentale, è autoindotta, è un clichè, mi sembra sempre solo il sintomo di una forma mentis ferocemente piccolo borghese. Perchè finiscono sempre col sembrarmi troppo simili, anche se solo a parole, alle iene di cui chiedono la testa e il pezzo di Diego Cuggia, girato su fb in questi giorni, rende con incredibile efficacia l’effetto che mi fanno questi comportamenti quando parla di “convergenze del cuore” di “gente per bene che si esprime come Totò Rina” di “mafia delle persone per bene”. Ma in questo caso si aggiunge oltretutto un’ enorme stupidità, l’abitudine e buttarsi subito sulle notizie in modo famelico e a prenderle per oro colato senza aspettare, senza verificare mai niente. Abitudine che il web sta accettuando all’ennesima potenza visto che consente di reagire, replicare immediatamente senza fermarsi a pensare nemmeno un secondo. E credo che con questa vicenda si sia in tal senso toccato il fondo

I.C.

Tag

Hamlet

"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close
Privacy Policy Cookie Policy