Una mostra di Guadagnuolo sui Campi Elettromagnetici al CISAM del Ministero della Difesa a San Piero a Grado – Pisa
Francesco Guadagnuolo è stato invitato dal Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione: Elettronica, Informatica, Telecomunicazioni, in qualità di ente organizzatore del Convegno “Campi Elettromagnetici e Innovazione Tecnologica in ambito Difesa, Industria e Ricerca” a San Piero a Grado (Pisa), 30 e 31 Maggio 2012, insieme al Centro Studi ed Applicazioni Militari (CISAM) del Ministero della Difesa, a partecipare con una mostra dal titolo: “Arte e scienza: Metamorfosi dell’iconografia nell’arte di Francesco Guadagnuolo”, con le seguenti opere:
- La velocità della luce (formule, equazioni e grafici autografi di G. Arcidiacono)
- Meccanica proiettiva (formule ed equazioni autografi di G. Arcidiacono)
- Gli iperspazi e la fisica (formule ed equazioni autografi di G. Arcidiacono)
- L’universo ipersferico di De Sitter (formule ed equazioni autografi di G. Arcidiacono)
- Modelli di universo, fisica classica, fisica relativista, fisica cosmologica (formule,
- equazioni e grafici autografi di G. Arcidiacono)
- Meccanica cosmica (formule, equazioni autografi di G. Arcidiacono)
- Il gruppo di Poincaré e il gruppo di Fantappié (formule, equazioni autografi di G.
- Arcidiacono)
- Il principio di indeterminazione di Heisemberg
- Le equazioni di Maxwell
- Le equazioni di Einstein
- L’ultimo teorema di Fermat
- L’identità di Eulero
- Equazione di Boltzmann (l’entropia introdotta in termodinamica)
L’arte di Francesco Guadagnuolo propone una nuova pluralità espressiva nelle interazioni tra scienza e arte. É difficile a volte pensare che possano conciliarsi le esigenze del mondo artistico con quelle dettate dalla scienza, dalla matematica e dalla fisica contemporanea.
Arte scienza e ricerca filosofica, nella loro pur diversa problematica, esprimono un linguaggio captabile in una medesima esigenza espressiva. Un viaggio affascinante – questo – di Guadagnuolo che coinvolge scienziati, matematici, fisici. L’artista multimediale, da tempo ha approfondito questi rapporti, le cui tematiche hanno fatto intravedere mondi ed universi irraggiungibili e che la scienza tende oggi a ravvicinare. Anche con la musica, l’artista – interferendo in quella formale – si rinnova entrando nella componente matematica/fisica a volte con contaminazioni frattaliche.
Scrive lo scienziato Fulvio Bongiorno: “Guadagnuolo ha costruito un dialogo ravvicinato tra l’arte e la scienza, creando positive contaminazioni che allargano le frontiere di entrambe e aprono una nuova epifania nel binomio arte-scienza, che viene a configurarsi come innovativa rappresentazione della conoscenza umana. Nelle sue opere si scoprono, infatti, universi nuovi, abitati da scritture autografe di scienziati, formule ed equazioni, che non vengono solo tradotte ed interpretate con il linguaggio dell’arte, ma scoprono nuovi orizzonti d’interazione tra l’arte e la scienza. Precisamente, l’estetica dell’arte e la concettualità di equazioni e formule non sono più campi distanti, ma concorrono insieme a conquistare spazi della scienza nel dominio dell’arte e a dare profondità espressiva alla scienza. Bellezza e contenuto scientifico si fondono per dare vita a nuovi percorsi verso la conquista dell’infinito. Libertà dell’artista e libertà dello scienziato, dunque, operano in sinergia per creare nuovi campi di libertà.
Nelle opere di Guadagnuolo energie segniche e pennellate gestuali, si legano e si combinano con le leggi della fisica moderna per mostrare ciò che non è visibile; possiamo, infatti, riconoscere particelle atomiche e subatomiche, mondi a più dimensioni che si svelano attraverso trasparenze di strati di colore, contrassegnati da radiazioni luminose. Una ricerca totale, quella dell’artista, che ha per obiettivo la creazione di una scienza unitaria con l’arte, mostrando nuovi equilibri estetici e un nuovo modo di procedere nell’osservazione dell’opera d’arte, senza perdere di vista i contenuti rigorosi e critici della scienza. Per dirla con le parole dell’indimenticabile Palma Bucarelli, la visione di Francesco Guadagnuolo “offre sicuramente un contributo nuovo per affrontare le sfide del nuovo millennio”.
L’artista in tal modo assume un nuovo ruolo nella società, in quanto, con le sue acquisizioni e competenze, riesce a portare contributi estetici e prospettive valide per le nuove scoperte tecnologiche. In quest’ottica sarebbe auspicabile che nascesse una critica consapevole di questi contenuti per meglio decodificare e portare al pubblico i messaggi delle opere come quelle di Francesco Guadagnuolo”.
La mostra è allestita presso CISAM, Via della Bigattiera,10 – San Piero a Grado (Pisa) nei giorni del Convegno il 30 e 31 maggio 2012.