Ad una settimana della strage di Brindisi: lo strano cassonetto blu
Melania Bassi, giovane vittima della strage di Brindisi è morta una settimana fa. Gli inquirenti cercano ancora le tracce, le piste sono molteplici.
Intanto si continua a parlare di quello strano cassonetto azzurro. Il cassonetto che conteneva bombole quasi vuote. Lasciato lì nella notte e non notato da nessuno. Sembra infatti che quel giorno , la ditta della nettezza , è passata in anticipo: verso le 7,30 invece che alle 8,30 come avviene solitamente. Stranamente sono stati prelevati solo i cassonetti grigi, forse perchè tradizionali, mentre quello blu, quasi fosse trasparente è rimasto lì. Se così fosse, la perplessità sarebbe ancora maggiore rispetto a quella provata quando sia il vicino edicolante, sia il bidello, che entra alle 6,55, dichiarano di aver notato l’anomala presenza del bidone azzurro ma di non avergli dato importanza
Inoltre, sola bombola delle tre era piena di gas; le altre contenevano materiale esplosivo vario, come diserbante misto a zucchero o nitrato d’ammonio. Questo porterebbe alla pista di persona lontana da Mafia è Scu.
A Brindisi per altro reperire le bombole è difficile, tutta la città è fornita di gas metano e l’unica possibilità è il controllo delle villette della zona del mare.