Cefalea In vendita in Italia il prossimo anno un innovativo spray inalatore per combatterla
Sono circa 12 milioni gli italiani che soffrono di mal di testa.
Nel corso dell’evento del V Congresso Nazionale della Associazione Neurologica Italiana per la Ricerca sulle Cefalee (Anircef) che si è svolto la scorsa settimana a Napoli, è stato presentato in anteprima per l’Italia un inalatore orale alla didroergotamina.
Lo spray preso per bocca invece che dal naso, presentato da Alan Rapoport presidente dell’Interantional Headache Society della UCLA University di Los Angeles, risolve i problemi epatici legati ai trattamenti precedentemente usati e sarà disponibile nel nostro paese dall’anno prossimo. Una sostanza usata ormai da anni nel trattamento della cefalea cronica quotidiana negli Stati Uniti. La sostanza aveva fino ad oggi dato problemi di effetti collaterali a livello epatico e per questo non era ancora arrivata in Italia. La nuova via di somministrazione studiata da Rapoport, sembra finalmente aver superato questo problema, restituendo ai medici un’arma di grande efficacia e offrendo al contempo una comoda modalità di impiego domiciliare da parte dei pazienti.
Dal punto dei vista della rapidità d’azione, l’insufflatore buccale ha un effetto solo leggermente inferiore a quello ultrarapido dell’iniezione, ma presenta un mantenimento dell’azione di pari durata, mantenendo il paziente protetto per un tempo equivalente, con l’ulteriore nota positiva che si elimina il fastidio dell’iniezione e il rischio di problemi al fegato.
La cefalea è considerata dal sistema sanitario nazionale una patologia minore, tanto da non risultare nei livelli essenziali di assistenza (Lea), e tanto che non esiste un Drg, un sistema che permette di classificare tutti i pazienti dimessi da un ospedale, che lo identifichi. Invece le stime più recenti dimostrano come siano circa 12 milioni i nostri concittadini che soffrono di mal di testa, di cui sei sono affetti da emicrania, ma sono oltre il 90% delle persone ad aver avuto un attacco di cefalea almeno una volta nella vita. Giovanni D’AGATA