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Da mezzanotte alle 6,45 Il bacio di Venere al Sole. Dove osservare l’allineamento dei pianeti

Da mezzanotte alle 6,45 Il bacio di Venere al Sole. Dove osservare l'allineamento dei pianeti Si avvicina il momento dell’allineamento dei Pianeti. Chissà se la profezia diventerà realtà!

L’alba del 6 giugno avrà un sapore particolare, infatti il Sole mostrerà il suo bel volto giallo macchiato da un neo: Venere. E’ Venere che sfila davanti alla nostra stella più imponente. Il piccolo cerchietto nero, appena un trentesimo il suo diametro apparente rispetto a quello della nostra grande stella, si sposterà lentamente sul disco del Sole fino a toccarne il contorno. Pochi minuti prima delle sette sarà tutto finito ma lo spettacolo è imperdibile. L’evento inizierà stanotte alle 0,04 per terminare alle 6,55 quando il dischetto avrà già interamente varcato i confini del disco solare, per non rimettervi mai più piede fino al lontanissimo 11 dicembre del 2117.


 Come spiega  l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) Venere appare davanti al Sole ogni 243 anni, , con coppie di transiti a 8 anni l’uno dall’altro, come già avevano calcolato gli astronomi del XVII secolo, distanziate a loro volta da intervalli interminabili di 121,5 anni e 105,5 anni. L’ultimo passaggio è avvenuto nel 2004, dunque abbastanza di recente ma l’intero Novecento fu saltato a piè pari: per il transito precedente occorre infatti risalire fino al 1882.

Insomma, un evento imperdibile.

In Italia però l’evento sarà visibile solo nella parte finale. Per osservare il transito di Venere dal nostro Paese, sottolinea l’Inaf, occorrerà infatti aspettare il sorgere del Sole, a fenomeno in corso già da alcune ore. Le regioni più favorevoli per l’osservazione diretta saranno quelle del nord-est, a patto di svegliarsi di buon ora. A Trieste, per esempio, dove il Sole sorgerà alle 5,17, lo spettacolo durerà quaranta minuti più che a Cagliari dove il sorgere del Sole è previsto solo per le 5,57. Attenzione, però, avvrte l’Inaf:l’osservazione del transito dal vivo richiede grande cautela.

Anche se il Sole sarà basso sull’orizzonte, è infatti fondamentale, avverte ancora l’Inaf, non osservarlo mai direttamente, ma solo attraverso vetri protettivi specifici, come per le eclissi di Sole, altrimenti si rischiano serie conseguenze per gli occhi. E per la prima volta il transito di Venere verrà osservato anche dallo spazio e documentato dagli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale con la Nasa. Numerose le iniziative messe in campo dall’Inaf per assistere al fenomeno, dal vivo o sul web, in piena sicurezza e con un ricco contorno di attività sociali e didattiche.

A Padova, all’alba di domani ci sarà a ‘Colazione con Venere’ insieme agli astronomi dell’Osservatorio, che hanno anche approntato un ricco sito web con tutte le informazioni utili per seguire il fenomeno.

Osservazioni pubbliche all’alba, sempre con la guida di astronomi dell’Inaf, sono previste anche a Palermo presso il Foro Italico, sui colli di Bologna a San Michele in Bosco, a Catania in collaborazione con il Gruppo Astrofili ‘G. Ruggieri’ e in altre località che sono segnalate via Facebook e Twitter. Il transito di Venere, oltre a essere uno spettacolo che la grande maggioranza di noi non avrà mai più occasione di rivedere, è anche per gli astronomi un’occasione più unica che mai per studiarne l’atmosfera e per collaudare e affinare le tecniche utilizzate nello studio dei pianeti extrasolari. Anche per quest’ultimi, infatti, ciò che i telescopi osservano è il transito dei pianeti davanti alle stelle che li ospitano.

“La tecnica dell’osservazione del transito permette non solo di individuare nuovi pianeti extrasolari ma anche di studiarne la composizione. Ecco allora che poter assistere al transito di Venere ci permette di verificare questa tecnica da vicino, all’interno del nostro Sistema solare, offrendoci così l’opportunità di un test straordinario” spiega Giuseppe Piccioni, ricercatore presso l’Inaf-Iaps di Roma. Responsabile dello spettrometro Virtis a bordo della sonda Esa Venus Express, Piccioni è anche a capo di una spedizione scientifica alle Isole Svalbard dedicata proprio all’osservazione del transito di Venere, che dall’arcipelago situato oltre il oltre il circolo polare artico compirà il suo tragitto stagliandosi sul Sole di mezzanotte.

 Occhi puntati su Venere, o meglio sulla Luna, anche in Cile. Sarà dalla cordigliera delle Ande, infatti, che un team guidato da Paolo Molaro dell’Inaf-Osservatorio Astronomico di Trieste utilizzerà lo strumento Harps, montato sul telescopio da 3.6 metri dell’Eso e dedicato allo studio sei pianeti extrasolari, per eseguire misure di righe spettrali catturando la luce del transito riflessa dalla Luna, mentre un’osservazione analoga verrà compiuta dallo spazio anche dallo Hubble Space Telescope. Per offrire al pubblico globale una copertura completa dell’evento, gli astronomi del progetto europeo Gloria, del quale Inaf è fra i partner principali, hanno organizzato tre spedizioni osservative in alcuni fra i luoghi più favorevoli per seguire per intero il fenomeno.


Muniti di telescopi solari robotizzati, trasmetteranno la diretta web dell’intero transito visto da Cairns (Australia), da Sapporo (Giappone) e da Tromso (Norvegia). La diretta sarà visibile in streaming a partire dalla mezzanotte, oltre che sul sito del progetto www.gloria-project.eu, anche sulle pagine di Media Inaf. Il team di Gloria (GLObal Robotic telescopes Intelligent Array for e-Science), finanziato dal Settimo Programma Quadro con l’obiettivo di dar vita a una sorta di ‘astronomia 2.0’, ha anche messo a punto due attività didattiche destinate agli insegnanti e agli studenti che abbiano voglia di divertirsi con la meccanica celeste. Sul sito del progetto sono infatti disponibili tutte le istruzioni per sfruttare il transito al fine di misurare la distanza Terra-Sole e calcolare la latitudine del proprio luogo di osservazione.

ADNK

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