Sclerosi Multipla: da Modena un’altra conferma sul Metodo Zamboni
Sul prossimo numero della rivista francese Phlébologie (Annales Vasculaires), organo ufficiale della prestigiosa Società Francese di Flebologia e della Società Canadese di Flebologia, verrà pubblicato un interessante studio italo-francese intitolato “Insufficienza venosa cronica cerebro spinale (CCSVI) e sclerosi multipla (SM). Storia, anatomia, criteri, analisi di una serie di 167 pazienti“.
Secondo gli autori, coordinati dalla Dr.ssa Marzia Lugli di Modena, dalle pubblicazioni di Zamboni ed altri nel 2009, la sclerosi multipla (SM) ha conosciuto una nuova eziologia: l’insufficienza venosa cronica cerebro spinale: CCSVI. Poiché questa eziologia potrebbe essere trattata con l’angioplastica, con diversi risultati sorprendenti, questa (ri)scoperta è stata il tema di molte ricerche e pubblicazioni.
A partire da oggi, si può affermare con argomenti robusti che le anomalie anatomiche e funzionali della CCSVI esistono e che sono più frequenti nei pazienti con sclerosi multipla (fino a 13 volte di più), ed altri disturbi neurologici.
Essi potrebbero beneficiare del trattamento endovenoso. Rispetto ad altre eziologie proposte per la SM, la CCSVI sembra essere un passo avanti.
Al termine dello studio, secondo gli autori, sono ancora necessari ulteriori studi per stabilire le indicazioni e dimostrare i risultati, ma la CCSVI deve certamente essere presa in considerazione nella gestione della sclerosi multipla.
Fonte: Phlébologie (Annales Vasculaires)