Salute

Sclerosi Multipla: un articolo sullo studio Cosmo di Aism

E’ stato pubblicato sul sito della rivista medica “Perspectives in Medicine” un articolo intitolato “Studio italiano multicentrico sull’emodinamica venosa nella sclerosi multipla: Protocollo sonologico avanzato“.

Secondo gli autori, facenti parte dello studio Cosmo promosso dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (Fism-Aism) e coordinati dal dr. G. Malferrari di Reggio Emilia, a causa della recente ipotesi di coinvolgimento dell’emodinamica venosa nella sclerosi multipla (SM), e per via delle “insidie” di questi studi, vi è la necessità di raggiungere una conclusione definitiva da un ampio campione di soggetti tramite un rigoroso e controllato protocollo neurosonologico. Lo scopo del protocollo avanzato, progettato per un sottogruppo dello studio FISM, è di analizzare diverse voci dell’emodinamica venosa per ottenere dati più fisiopatologici sulla circolazione venosa. Si tratta di uno studio multicentrico ed osservazionale. Da un gruppo di circa 1.200 persone con SM, 400 soggetti sani e 400 soggetti con altre patologie neurodegenerative (2.000 soggetti in totale) è stata selezionata una “popolazione” in grado di essere esaminata con il protocollo avanzato. L’esaminatore opera sempre in cieco sulla diagnosi clinica e gli esami vengono eseguiti secondo un protocollo standard, le cui misure sono obbligatorie per tutti i centri partecipanti. Il protocollo avanzato è su base volontaria ed è facoltativo. Esso comprende, oltre a quelle di base, le misurazioni dei volumi del flusso sanguigno nelle arterie carotidee e vertebrali (?) e nelle vene giugulari e vertebrali (afflusso e deflusso), con la definizione del modello di drenaggio. L’esame ecografico in ogni centro clinico viene seguito da una seconda valutazione centralizzata in cieco. La prevalenza della CCSVI nella SM verrà stimata, con intervalli di confidenza al 95%, e confrontata con la prevalenza negli altri gruppi. Inoltre, verranno effettuate analisi multiple confrontando l’emodinamica venosa nei tre gruppi diversi.

Commento personale:

– Ad oltre un anno dall’inizio dello studio Cosmo di Aism (oggi quasi al termine) è stato finalmente divulgato il “protocollo” utilizzato dai ricercatori, da cui si dissociò nel settembre 2010 il prof. Paolo Zamboni (Direttore del Centro Malattie Vascolari dell’Università di Ferrara), scopritore della CCSVI, a causa di alcuni importanti difetti nella procedura seguita;


– Nessuno studio scientifico può arrivare a delle conclusioni “definitive” su un argomento controverso come l’insufficienza venosa cronica cerebro spinale (CCSVI) nella sclerosi multipla (SM), altrimenti sarebbe troppo semplice ma in Medicina nulla lo è…;

– La metodologia diagnostica utilizzata nello studio è l’ecocolordoppler, esame notoriamente “operatore-dipendente“, dove la formazione degli operatori risulta fondamentale;

– I firmatari dell’articolo sono in gran parte neurologi, o meglio neurosonologi, notoriamente esperti della circolazione intracranica ma non di quella extracranica, dove invece si trovano le malformazioni venose evidenziate negli studi di Zamboni (vene giugulari interne e vena azygos);

– Nell’articolo non vengono inoltre indicati i potenziali conflitti d’interessi degli autori.

Fonte: http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2211968X12000848

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Alessandro Rasman

Alessandro Rasman, 49 anni, triestino. Laureato in Scienze Politiche, indirizzo politico-economico presso l'Università di Trieste; è malato di sclerosi multipla, patologia gravemente invalidante, dal 2002. Per Mediterranews cura una speciale rubrica sulla sclerosi multipla.

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