Sara Tommasi allontanata dal Raduno del Mediterraneo 2012 . Ha improvvisato uno spogliarello?
Sara Tommasi ne combina un’altra!!! Ormai la bella show girl vuole diventare il fenomeno del 2012! L’hanno mandata a casa gli organizzatori del Raduno del Mediterraneo 2012, dopo il suo ennesimo gesto inaspettato che ha trasformato una normale intervista, in uno spogliarello. E’ la show-girl Sara Tommasi, nota anche nel mondo del porno, la protagonista di un singolare episodio che ha destato sorpresa e sconcerto tra i presenti alla manifestazione. All’inizio dei tempi supplementari dell’Italia-Inghilterra, tra la folla e gli stands del Raduno, spunta una bionda al lato passeggero, in un’auto scura. Spalle scoperte, tacchi alti, Sara Tommasi scende dalla sua auto ancheggiando. Ma poi? Sara, viene accompagnata in camerino mentre qualcuno propone una intervista. Lei prima non accetta poi sembra che sia interessata a rispondere e, ad un certo punto zac. Una domanda chiave ma è Sara a chiederla.
Sara Tommasi chiede alla giornalista se ha mai guadagnato 1 milione di euro in 5 anni. Ovviamente la giornalista risponde no e Sara che non aveva indumenti intimi si alza e mostra il bel fondo schiena lasciando tutti di stucco persino la giornalista che chiede di continuare l’intervista in modo normale ma nulla, Sara insiste ed elenca le sue case, ma sottolinea di non essersi mai drogata per il film di cui tutti parlano.
L’intervista continua in modo particolare e quanto la giornalista chiede se avesse mai interpretato la parte porno Sara inizia a spogliarsi anche se la giornalista chiede si sedersi ma non riesce, pare a trattenere la Tommasi. Sara non si convince ed interviene l’organizzatore del festival che ha spiegato lo scopo del raduno: “Il raduno è un grande evento dedicato alle famiglie, non vogliamo essere rappresentati in questo modo. Volevamo solo che facesse delle foto, vedendo lo stato in cui è arrivata, abbiamo ritenuto fosse meglio pagarle il dovuto e mandarla via. Il raduno è stato un successo e Sara Tommasi un errore”.
