Gay aggredito a Roma: ”Prima gli insulti, poi mi hanno bloccato e preso a pugni”
Roma, 29 giu. (Adnkronos/Ign) – Gli hanno urlato ”frocio di merda”, poi lo hanno bloccato e giù pugni al volto. Racconta così l’aggressione avvenuta questa mattina verso le 5.30 il ragazzo gay di 28 anni che ha denunciato di essere stato picchiato da due uomini mentre comprava le sigarette a un distributore automatico di via Ivrea, nella zona di Ponte Lungo, a Roma.
A quanto riferisce il giovane, dopo il primo insulto, i due si sono avvicinati e hanno continuato a inveire contro di lui con fare minaccioso. Poi, quando il 28enne ha chiesto cosa volessero, è scattata l’aggressione. ”Uno dei due mi ha afferrato per i polsi bloccandomi – racconta all’Adnkronos – mentre l’altro ha approfittato per sferrarmi un pugno in faccia. Aveva un anello con cui mi ha procurato delle lesioni. Io ho iniziato a urlare cercando di divincolarmi finché non sono fuggiti”.
Il giovane è stato medicato al policlinico Umberto I dove ha avuto una prognosi di cinque giorni e sta per presentare denuncia alla polizia. ”Sono già andato al commissariato San Giovanni e devo tornare con tutti documenti per la querela, sarò seguito da un avvocato dell’associazione Di Gay Project – aggiunge – e alleghero’ anche le foto delle lesioni che mi hanno procurato”, ha spiegato.
”Siamo di fronte all’ennesima aggressione omofoba – dichiara Imma Battaglia, presidente Di Gay Project – che va ad aggiungersi a quelle di questi giorni, sempre più frequenti. Roma è ormai teatro di troppe violenze. Le dimostrazioni di solidarietà alle vittime non bastano. E’ venuto il momento di dare priorità alla questione sicurezza in tutte le sedi competenti: a cominciare dall’amministrazione della città, che deve rafforzare la vigilanza e i controlli, fino al Parlamento, affinché approvi finalmente una legge contro l’omofobia, che garantisca pene più severe quando le aggressioni riguardano pregiudizi omofobi”.
Quello di questa mattina è il quinto episodio di omofobia che si verifica nella Capitale dall’inizio del mese. L’aggressione più violenta è quella di cui è rimasto vittima Guido Allegrezza, noto attivista gay il 14 giugno. Allegrezza è stato preso a sassate da quattro ragazzi tra i 25 e i 30 anni. Per le lesioni riportate, tra cui ferite alla testa, frattura delle costole e varie contusioni, ha ricevuto una prognosi di 30 giorni.
Un’altra denuncia è stata presentata il 9 giugno scorso da un ragazzo di 23 anni salernitano, che ha dichiarato di essere stato insultato e aggredito all’alba a Campo de’ Fiori perché omosessuale. Altre due aggressioni sono state denunciate da una trans e da una coppia di ragazze lesbiche. La trans ha subito ripetute minacce, ingiurie e danneggiamenti tra il 1 e il 4 giugno. Il primo episodio è avvenuto sulla spiaggia libera di Ardea dove la trans è stata avvicinata da un gruppo di quattro ragazzi che hanno iniziato a insultarla con frasi tipo ‘fai schifo, noi i travestiti li uccidiamo’ e altri epiteti per poi minacciarla con delle racchette di legno.
Nei giorni immediatamente successivi le è stata danneggiata l’auto, le hanno rotto un vetro e rovesciato sul tetto feci e banane. La trans ha sporto denuncia ai carabinieri di Ardea. L’aggressione alla coppia di lesbiche è avvenuta invece a Velletri, dove le due giovani donne sono state insultate mentre erano in un pub da alcuni ragazzi, inseguite e minacciate con calci e pugni sulla loro auto al grido di ‘sporche lesbiche’.
Fonte: Adnk