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Sardegna Piano Paesaggistico Regionale La Finanza sequestra 900mila euro

Sardegna-Piano Paesaggistico Regionale ancora nella bufera.

Notizia di oggi il sequestro di 900mila euro, da parte della Guardia di Finanza, che la Direzione Generale Pianificazione Urbanistica Territoriale e della Vigilanza Edilizia dell’Assessorato Urbanistica della Regione Sardegna aveva destinato a 164 dipendenti per la loro partecipazione ai lavori di revisione ed aggiornamento del Piano Paesaggistico Regionale attualmente in discussione in Consiglio Regionale.

Tre dirigenti della Regione, Marco Melis, direttore generale della Direzione interessata e Giuseppe Biggio, Maria Ersilia Lai, direttore del servizio Affari generali e Personale saranno interrogati nei prossimi giorni. Sono indagati per concorso in falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atto pubblico con l’aggravante di aver commesso il fatto per assicurarsi il prodotto o il profitto del reato e ad uno di essi e’ anche contestato anche il tentativo di truffa, aggravata dal fatto di essere perpetrata ai danni della Regione da pubblici ufficiali.

Le indagini, condotte da militari della Guardia di Finanza di Tempio Pausania ed Ozieri (Ss), hanno preso avvio da una serie di articoli pubblicati sulla stampa locale ove veniva ipotizzata una possibile, indebita ripartizione di somme a favore di dipendenti regionali “ignari” che avrebbero partecipato alle attivita’ di aggiornamento del Ppr. La Regione Sardegna, per perseguire il principio di economicita’ dell’azione della Pubblica Amministrazione, a fine 2009 aveva deciso che le attivita’ inerenti la revisione del Piano venissero eseguite utilizzando risorse umane interne anziche’ professionisti esterni.

Infatti era stato stanziato un milione di euro da ripartire tra quei dipendenti che avessero svolto tale attivita’ fissando precisi criteri di ripartizione degli incentivi sulla base della quantita’ e qualita’ del lavoro svolto da ognuno e dall’apporto professionale fornito all’interno di gruppi di lavoro da costituire appositamente.

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