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Volete risparmiare sulla bolletta della luce e sul bene dell’acqua? Poche regole perché l’indispensabile lavatrice diventi amica anche dell’ambiente e del nostro portamonete

I rincari dell’energia elettrica e le sempre più frequenti campagne per il risparmio idrico, ci spingono a riconsiderare l’utilizzo della nostra alleata e amata lavatrice.


Ogni famiglia italiana ne possiede una ma spesso si utilizza in maniera non corretta, sprecando acqua ed energia. Al momento dell’acquisto bisogna valutare se sceglierla con la carica dall’altro o frontale; le prime sono molto comode al momento del carico ma possono creare qualche problema quando bisogna tirare via la biancheria lavata. Altro elemento sul quale riflettere è la capacità della lavatrice. Si parte da macchine che contengono meno di sei chili a quelle per famiglie numerose che possono arrivare a nove chili. Altro dato importante è il consumo energetico; la classe energetica va da A+++ a D. Se è possibile compratela in classe A, ne trarrà vantaggio il vostro portafogli e l’ambiente. Alcune lavatrici sono in grado di stabilire quanta acqua utilizzare in base al peso dei panni inseriti. Se non è presente questa funzione, optate per una che abbia i cicli “eco” oppure “mezzo carico”. In oltre quanti più cicli la lavatrice ha, tanto più è possibile risparmiare e ottimizzare l’utilizzo. I modelli più recenti oltre ad essere silenziosi consentono di scegliere una fine differita, in modo che si possa decidere quando è bene che inizi la centrifuga.

Una volta acquistata, sistematela in un luogo lontano dalla vasca o dalla doccia e mantenetela pulita sia dentro che fuori. E’ buona norma verificare periodicamente la pulizia del filtro.

Scegliete un detersivo di buona qualità, meglio quello liquido che si scioglie con più facilità. Provate ad alternare all’ammorbidente l’aceto di vino bianco che garantisce panni morbidi e funge anche da anticalcare casalingo.

Riempite la lavatrice ed utilizzatela a pieno carico, a meno che non possiate sfruttare i carichi ridotti.

Evitate le temperature superiori ai sessanta gradi. E’ innegabile che più l’acqua è calda maggiormente si eliminano i germi ma è pur vero che si innalzano di molto i consumi di energia e i panni subiscono una veloce usura. I novanta gradi sono da utilizzare soltanto per coloro i quali svolgono lavori particolari come i gommisti o i meccanici.

Infine , è importante che il carico sia il più possibile omogeneo, cioè lenzuola ed asciugamani insieme mentre pantaloni e magliette da parte. Sul colletto delle camice si può mettere un po’ di detersivo, se sono molto sporche. Inoltre, perché restino a lungo belle, lavate magliette, camice e pantaloni al rovescio. Poche regole perché l’indispensabile lavatrice diventi amica anche dell’ambiente e del nostro portamonete.

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