Italia

La vita di Matteo vale meno di 2mila euro. Morto, precario e sottoretribuito

Lui, un giovane, muore sul lavoro, ma la sua vita non vale nemmeno 2000 euro. Matteo è un giovane operaio romano, ha 32 anni ed è morto il 5 marzo 2012 mentre allestiva il palco del concerto di Laura Pausini in Calabria.

In questi giorni è arrivato l’assegno Inail  1.936,80 euro

Il rimborso di una vita che non c’è  più. Paola Armellini, madre di Matteo ha dichiarato:  “Non vogliamo una misera offerta, ma la verità”.

L’assegno, la chiusura della pratica non riporta scritto: “pratica di infortunio o malattia professionale”. Non c’è nemmeno una parola sulla morte di Mattero. Navigando online si apprende che il  direttore generale dell’Inail, Giuseppe Lucibello, avrebbe risposto : “I 2 mila euro versati alla famiglia del ragazzo morto montando il palco per il concerto di Laura Pausini, Matteo Armellini, non sono un risarcimento, ma un anticipo dell’assegno funerario”, il direttore ha anche sottolineato “la retribuzione molto bassa del ragazzo non consente di immaginare risarcimenti consistenti”.

Ovviamente la madre di Matteo non vuole fermarsi “Vogliamo vederci chiaro, dopo mesi ci devono spiegare ancora cosa è successo”


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