Delianuova: tutti i dettagli del caso Frisina. Irreperibile Angelo Macrì
Delianuova, sarebbe stato risolto il mistero legato all’omicidio di Rocco Frisina che era avvenutoil 03.01.2008.
Le ultime indagini, legate all’operazione Nuova Delia, hanno portato alla luce la composizione del commando che, a quanto si apprende, avrebbe freddato in mezzo alla folla il Frisina.
Il commando sembra essere stato composto da 2 killer, Angelo Macrì, irreperibile, e Leo Italiano. I due erano entrati in azione in una delle vie di Delianuova a metà del pomeriggio di gennaio, dato l’orario diversi erano i testimoni, ma nessuna dichiarazione è stata utile a scopo investigativo, anzi i più avevano addirittura negato di aver udito o visto la sparatoria. Rocco Frisina, era stato trovato ferito ed immediatamente trasportato al vicino ospedale di Polistena ed immediatamente dopo, date le difficoltà della prognosi, agli Riuniti di Reggio Calabria, dove moriva il 5 gennaio 2008 a causa delle ferite da arma da fuoco riportate.
Le investigazioni hanno potuto accertare che Rocco Frisina era attivo nel contesto delle cosche che ruotano intorno a Delianuova e nel cosìdetto “mandamento tirrenico”.
Al Mandamento Tirrenico sembra appartengano anche alcune famiglie che risultano indagate per il fatto di sangue, tra cui, scrive MNews, anche la famiglia Italiano, che negli anni della morte di Frisina doveva essere “diretta” da Giuseppantonio Italiano, storico “Patriarca” della ‘ndrangheta operante nella fascia tirrenica della provincia reggina, deceduto per cause naturali nel gennaio 2010)e quella dei Macrì, detti anche “i pacci” per via della follia e della violenza che da sempre ne contraddistinguono le azioni.
Rocco Frisina risulterebbe essere stato uomo di fiducia di Giasone Italiano, figlio di Giuseppantonio Italiano, arrestato con l’operazione Meta, attualmente detenuto. Sempre MNews scrive che e fra gli Italiano ed i Macrì erano sorti dei dissapori per una somma di denaro (pari ad € 20.000) che questi ultimi pretendevano dagli Italiano, a titolo estorsivo, per alcuni lavori realizzati sul territorio di Delianuova, in particolare emergeva che i Macrì pretendevano dagli Italiano una quota delle tangenti che questi avevano percepito da una ditta che eseguiva i lavori sul territorio di Delianuova.
Per queste ragioni, sembra, che Frisina sia intervenuto per difendere gli Italiano e su incarico di questi ultimi avrebbe persino litigato con i Macrì. Rocco Frisina sarebbe stato eliminato con metodo mafioso e dopo la morte gli Italiano avrebbero consegnato la somma pretesa dai Macrì.
L’indagine avrebbe scoperto che l’omicidio Frisina sarebbe stato eseguito da Angelo Macrì detto Pinello, giunto sul luogo dell’agguato su un’auto guidata da Leo Italiano , cognato di Salvatore Macrì(fratello di Angelo).
Le indagini sono state compiute grazie a delle intercettazioni ed in particolare sarebbe stato intercettato un cognato di Rocco Frisina, tale Elio Giordano, sono poi emerse colpevolezze di diversi soggetti, tutti di Taurianova, per delitti in materia di armi.
Risultano indagati: Elio Giordano, nipote di Raffaele Giorsano e Francesco Alampi perchè è stato accertato che avevano a disposizione diverse armi e competenza tecnica. Attualmente i 3 principali indagati sono presso la casa circondariale Palmi mentre Angelo Macrì è irreperibile.
Corsivo da: Mnews.it