Italia

Catenanuova per omicidio Salvatore Prestifilippo Cirimbolo due ordinanze di custodia

Le indagini portano a Filippo Passalacqua  e Giovanni Pietro Salvo

Enna, risolto un caso di omicidio. Sono state eseguite due ordinanze di custodia cautelare a carico dei presunti organizzatori e ideatori dell’agguato in cui la sera del 15 luglio del 2008 veniva ucciso pregiudicato Salvatore Prestifilippo Cirimbolo, considerato dagli inquirenti il  reggente del clan mafioso  di Catenanuova (Enna), e altre cinque persone rimasero ferite.

Le indagini sono state magistralmente coordinate  dalla Dda di Caltanissetta e condotte dai carabinieri del comando provinciale di Enna.

Da quello che è emerso sembra che l’omicidio di Salvatore Prestifilippo Cirimbolo si sarebbe inserito   nella faida  di Catenanuova, scoppiata nel piccolo centro  per il controllo delle attivita’ illecite

Sembra anche che Cirimbolo  fosse legato al clan Cappello di Catania. I sicari entrarono in azione nella piazza di Catenanuova e sparano con mitraliatori kalashnikov sugli avventori di un bar, uccidendo Prestifilippo e ferendo gravemente suo fratello e altre quattro persone.

Le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state consegnate nella giornata odierna a  Filippo Passalacqua di Catenanuova, ex militare dell’esercito con varie missioni all’estero ma anche molti richiami disciplinari, e suo cognato Giovanni Pietro Salvo, di Catania, considerato esponente del clan mafioso dei Cappello e in particolare del gruppo operante nel Villaggio Sant’Agata. Giovanni Pietro Salvo e’ figlio di Giuseppe detto “Pippu u carruzzeri”, ergastolano e affiliato di spicco della cosca etnea.


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