Economia

Porto di Gioia Tauro, il sì all’accordo non è solo difensivo, ma estensivo delle tutele e del diritto al lavoro

mobilitazione al porto di gioiatauroRiceviamo e pubblichiamo una nota stampa trasmessa dalla CGIL Piana di Gioia Tauro.

“Sono iniziate da poco le assemblee , organizzate da cgil,cisl e ugl , che serviranno a socializzare, tra i lavoratori, i contenuti dell’accordo sulla cassa integrazione siglato nei giorni scorsi .
Ci troviamo innanzi ad risultato in contro tendenza rispetto alla crisi generale che sta soffocando il lavoro, in Calabria e nel Paese.
L’intesa sul governo della Cassa Integrazione è in continuità con il grande patto di responsabilità che nel luglio del 2011 fu firmato tra azienda e sindacato confederale,che ha permesso , solo grazie all’impegno dei lavoratori e al loro sacrificio di recuperare volumi impensabili ; un rilancio della competitività dell’hub attraverso la leva della produttività per contrastare l’agguerrita concorrenza di un nord dell’africa che si accaparra il mercato sottopagando i lavoratori .


Da oggi, illustreremo un accordo che è nel segno della responsabilità di chi sceglie di metterci la faccia ; nel nome della storia di quel sindacato confederale nato nel suo dna per siglare accordi sempre migliori; siamo , per fortuna dei lavoratori , lontani da quella visione “ autonoma” di chi esiste solo per non firmare e cavalcare , poi, il consenso aggregando il malpancismo individuale : la solita fuga dalle responsabilità che affossa il lavoro e la nostra terra .
Pensiamo, perciò, che è stato doveroso e onesto ricercare quest’accordo, perché, nei fatti, si ottengono importanti segnali positivi , riferiti all’accordo precedente .Si rafforza pure la possibilità di far aumentare la ripresa del terminal e di favorirne la crescita .
Si registra, infatti, questo è inconfutabile e ogni illazione è solo propagandistica, una forte riduzione dei periodi pro lavoratore di cassa, rispetto allo scorso anno trascorso con una previsione in crescita che permetterà a tutti di fare meno cassa e di avere per i carrellisti picchi di abbattimento pari al 50%; nonché una migliore turnazione che restituisce tempi di vita familiare e maggiore vicinanza agli affetti, oltre ad una nuova distribuzione del lavoro notturno.
L’accordo agisce anche in positivo su quell’odiosa ipotesi di valutazione individuale del merito che viene definitivamente derubricata.
Quest’ultimo rischio, che capovolge il concetto buono di meritocrazia, trova già applicazione in molti modelli dell’organizzazione del lavoro nelle aziende “avanzate” ed ha rappresentato, questo sì, un vero arretramento dei diritti e della democrazia. Con la firma si è messo al bando uno strumento discriminatorio e “punitivo” che con la mancata applicazione dell’accordo, l’azienda unilateralmente, certamente riproverà e riuscirà ad applicare.
Sono molte le ragioni che convergono sul consenso all’accordo, soprattutto, in fase in cui l’assenza della politica consegna i miracoli solo ai lavoratori. Non si può certo immaginare uno scenario più ottimale nel caso in cui tutto è consegnato nelle sole mani del destino “

“Attualmente però mentre Gioia Tauro continua a vivere un grande isolamento”.

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