Salute

Sclerosi Multipla: a Siena esperti mondiali a confronto sul Metodo Zamboni

Venerdì 7 settembre nell’ambito del prestigioso congresso internazionale “Endovascular Therapy International (ETI) & Adriatic Vascular Summit (AVS)“, che si terrà a Siena dal 5 all’8 settembre, si svolgerà un interessante simposio dedicato alla CCSVI (insufficienza venosa cronica cerebro spinale), scoperta nel 2007 dal prof. Paolo Zamboni (Direttore del Centro Malattie Vascolari dell’Università di Ferrara) e di cui è stata ipotizzata una possibile correlazione con la sclerosi multipla (SM), malattia gravemente invalidante che colpisce 63.000 italiani e per la quale purtroppo non si conoscono ancora né le cause né una terapia valida per tutti.


Il simposio sarà moderato dal prof. Edward B. Diethrich dell’Arizona Heart Institute di Phoenix (USA) e dalla prof.ssa Metka Zorc dell’Università di Ljubljana (Slovenia).

Il prof. Paolo Zamboni dell’Università di Ferrara presenterà una lettura introduttiva sullo stato dell’arte, intitolata “Com’è che la sclerosi multipla è diventata una malattia che può essere trattata con tecniche endovascolari?

Il secondo relatore sarà il dr. Donald Reid di Glasgow (Scozia) che presenterà la lettura intitolata “Imaging per stabilire la diagnosi e per valutare i risultati“.

Il dr. Ivo Petrov del Tokuda Hospital di Sofia (Bulgaria) presenterà la lettura intitolata “Tecniche interventistiche per il trattamento della CCSVI“.

Chiuderà gli interventi il prof. Pierfrancesco Veroux del Policlinico dell’Università di Catania con una lettura intitolata “Il mio peggior incubo nel trattamento endovascolare della CCSVI

Dopo la discussione ed alcuni casi visti dal vivo ci sarà un dibattito tra i presenti e la presentazione di ulteriori casi dal vivo.


COMMENTO:
il dibattito scientifico tra gli esperti vascolari sul trattamento dell’insufficienza venosa cronica cerebro spinale (CCSVI) è ormai al centro dei principali congressi e convegni nonostante continui l’opposizione preconcetta e per certi versi ideologica da parte di alcuni neurologi, poco aperti a nuove teorie nella SM (soprattutto se non legate al concetto autoimmune della malattia da loro imparato sui banchi dell’Università), che purtroppo tanto ricordano l’atteggiamento che subì il famoso medico ungherese Ignác Semmelweis, per via della sua rivoluzionaria intuizione.

Fonte: http://adriatic-vascular-summit.org/docs/ETI-AVS%202012%20-%20Scientific%20Program%20as%20of%20August%2014%202012.pdf

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Alessandro Rasman

Alessandro Rasman, 49 anni, triestino. Laureato in Scienze Politiche, indirizzo politico-economico presso l'Università di Trieste; è malato di sclerosi multipla, patologia gravemente invalidante, dal 2002. Per Mediterranews cura una speciale rubrica sulla sclerosi multipla.

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