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Il caso Aurora ancora sepolto da un alone di mistero

Il 17 aprile 1897 Aurora, piccola cittadina nel Texas, sembrerebbe essere stata il teatro dello schianto di una navicella extraterrestre contro un mulino a vento. In seguito fu ritrovato il corpo senza vita di una creatura aliena, chiamato “pilota marziano dagli abitanti, che verrà, poi, sepolta nel cimitero di Aurora.

Questo insolito evento ha elevato la cittadina a “sito storico. I fatti raccontano che, oltre al corpo dell’alieno, tra i rottami dell’impatto furono trovati dei resti metallici con incisi come una specie di geroglifico. Poi, secondo il racconto, frammenti del veicolo alieno furono gettati nel pozzo che si trova sotto il mulino a vento distrutto, altri sepolti con l’alieno. Un altro fatto è legato a questo episodio. Un certo signor Brawley Oates, acquistato questo terreno nel 1945 dal giudice Proctor, ripulì dai detriti il pozzo per poter usufruire di una fonte di acqua; in seguito, però, fu colpito da una grave forma di artrite alle mani, che a suo avviso era stata portata dall’acqua contaminata dai rottami scaricati nel pozzo. Oates sigillò il pozzo con una soletta in calcestruzzo e vi costruì sopra un deposito per gli attrezzi.

L’incidente di Aurora, vero o falso che sia, è rimasto nella memoria di molte persone tanto da arrivare ai giorni nostri,ed ad ispirare  la trama di un film del 1986: The Aurora encounter.

Nonostante  fossimo alla fine dell’ottocento, la notizia si diffuse rapidamente anche  grazie ad un articolo del Dallas Morning News scritto dal reporter SE Haydon. Poi finì nel dimenticatoio fino al 24 maggio 1973 quando  apparve in un articolo dell’Adnkronos che riportava queste righe:”…… Aurora, Texas – Una tomba in un piccolo cimitero a nord del Texas contiene il corpo di un astronauta del 1897 che non non assomigliava affatto ad un terrestre, secondo l’International UFO Bureau. Questo gruppo, che indaga sugli oggetti volanti non identificati, ha già avviato azioni legali per riesumare il corpo e andrà in tribunale, se neccessario, per aprire la tomba…..”

Passato qualche giorno dall’uscita dell’articolo, si presentò una testimone dei fatti, che allora aveva 15 anni. La vecchietta si ricordò che i suoi genitori accorsero sul luogo dell’impatto, negandole però il permesso di seguirli per il timore che si spaventasse per ciò che si sarebbe potuto trovare fra i rottami. Ricordò anche che dei resti di un piccolo pilota vennero sepolti nel piccolo cimitero di Aurora.

Il rinnovato interesse del caso, portò a nuove ricerche ed alcuni frammenti metallici, ritrovati nei pressi dell’impatto, vennero analizzati alla North Texas State University. Uno di questi fu ritenuto molto interessante in quanto era composto principalmente di alluminio e ferro, ma non sembrava mostrare proprietà magnetiche; ricordiamo che, in quel periodo, leghe del genere non esistevano.

In quanto alla riesumazione del corpo del presunto alieno, che avrebbe permesso di fare luce sul caso non è mai stato dato il permesso a procedere per ragioni mai spiegate. Molto probabilmente negli archivi dell’esercito americano ci saranno dossier di questo incidente anomalo, visto che negli anni che seguirono furono visti ad Aurora esponenti militari, di cui nessuno ha mai chiarito la motivazione della loro presenza.

Oggi Aurora si è modernizzata  tuttavia il suo lontano passato è ancora presente anche se molte tracce sono andate perse o addirittura rubate, come ad esempio  la lapide della tomba del presunto alieno. Ancora oggi, il caso Aurora rimane sepolto sotto un alone di mistero.

 

 

 

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