Salute

La CCSVI è associata alla sclerosi multipla

E’ stata pubblicata sul sito della rivista medica “Neurological Research” una revisione intitolata “La CCSVI è associata alla sclerosi multipla“.

Gli autori, Sandra Morovic e Paolo Zamboni dell’Università di Ferrara, hanno voluto analizare tutti gli argomenti contro l’insufficienza venosa cronica cerebro spinale (CCSVI), come patologia, e la sua associazione con la sclerosi multipla (SM) e rivedere tutti i risultati che suggeriscono un possibile collegamento tra queste due patologie.

Hanno così rivisto la metodologia ed i risultati di tutti i quattordici studi pubblicati sulla prevalenza della CCSVI nei pazienti con SM. Inoltre, hanno preso in considerazione altri lavori che si occupano di possibili cause e spiegazioni di disfunzioni venose e vascolari legate alla SM.

Gli studi di prevalenza mostrano una grande variabilità nella prevalenza della CCSVI nei pazienti con SM. Tuttavia, una recente meta-analisi ha valutato una prevalenza 13 volte superiore nella SM. L’ipoperfusione globale del cervello e la dinamica ridotta del fluido cerebrospinale nella SM hanno dimostrato essere correlati alla CCSVI. Studi post-mortem mostrano una maggiore prevalenza in pazienti affetti da SM rispetto ai controlli per difetti endoluminali nella vena extracranica principale.

Secondo gli autori, tenendo conto degli attuali dati epidemiologici, dei risultati autoptici e del rapporto tra la CCSVI sia con l’ipoperfusione sia col flusso del fluido cerebrospinale, la CCSVI può essere inserita nella lista dei molteplici fattori coinvolti nella patogenesi della SM. La loro analisi dei dati può concludere che la grande variabilità nella prevalenza della CCSVI nei pazienti con SM può essere il risultato di diverse metodologie impiegate nella valutazione ecografica venosa. Infine, è stato provato che la CCSVI contribuisce ai tre principali fattori di rischio con la SM. D’altra parte, il fumo è il fattore di rischio più importante per i danni alle cellule endoteliali, la vitamina D ha un ruolo protettivo ed il virus di Epstein-Barr passa la barriera ematoencefalica invadendo le cellule endoteliali, pertanto, epidemiologicamente, si collega lo squilibrio di questi tre fattori alla SM attraverso l’autoimmunità.

COMMENTO:

Questa review non è solamente una difesa a spada tratta della CCSVI, ma demolisce tutta una serie di opinion papers spesso offensivi che hanno parassitato le riviste di neurologia fra la fine del 2009 ed il 2011. Gli argomenti circonstanziati sono così solidi da cancellare tutti i lavori di Kahn, Rudick etc. Inoltre sconfessa completamente l’articolo apparso su Archive Neurology di Bagert &C che discuteva la teoria di Zamboni dicendo che non era aderente ai criteri di Bradford Hill. Anche una review di Zivadinov mostra con forza che la componente vascolare della SM farà fatica a essere mantenuta nascosta da chi ha l’interesse a farlo.

Fonte: http://www.ingentaconnect.com/content/maney/nres/2012/00000034/00000008/art00006

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Alessandro Rasman

Alessandro Rasman, 49 anni, triestino. Laureato in Scienze Politiche, indirizzo politico-economico presso l'Università di Trieste; è malato di sclerosi multipla, patologia gravemente invalidante, dal 2002. Per Mediterranews cura una speciale rubrica sulla sclerosi multipla.

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