Salute

Insufficienza venosa cronica cerebro spinale nella sclerosi multipla: stato dell’arte e sfide della ricerca

E’ stato pubblicato sulla rivista medica “Phlebolymphology” un interessante articolo intitolato “Insufficienza venosa cronica cerebro spinale: stato dell’arte e sfide della ricerca“.

Secondo l’autore, il dr. Marian Simka di Katowice (Polonia), questo articolo illustra una base potenziale vascolare per la sclerosi multipla (SM). L’idea che la SM potrebbe essere correlata alla malattia vascolare non è nuova, con i primi rapporti che descrissero le connessioni tra le vene e le placche della SM risalenti al XIX° secolo. Le anomalie venose trovate nei pazienti con SM, la cosiddetta insufficienza venosa cronica cerebro spinale, sono attualmente interpretate come malformazioni venose congenite. La venografia con catetere è considerata il gold standard per valutare queste lesioni, mentre altri esami, come l’ecodoppler e la flebografia a risonanza magnetica, sono molto meno precisi. È importante sottolineare che una relazione tra le patologie venose e la sclerosi multipla non è ancora stata dimostrata, soprattutto per quanto riguarda il ruolo causale del deflusso venoso compromesso nella patogenesi della sclerosi multipla. Sebbene i risultati di piccoli studi in aperto siano promettenti e sia stato provato che i trattamenti sono sicuri, saranno necessari studi clinici ben disegnati per confermare l’efficacia delle procedure endovascolari di vene malformate per il trattamento della sclerosi multipla.


Fonte: http://www.phlebolymphology.org/2012/09/chronic-cerebrospinal-venous-insufficiency-state-of-the-art-and-research-challenges/

COMMENTO:

Questo articolo, scritto da un ricercatore assai esperto, è molto equilibrato ed offre le seguenti riflessioni:

– l’ecocolordoppler è un esame poco preciso per la diagnosi della CCSVI, soprattutto se effettuato da mani poco esperte (ndr: come ad esempio nello studio “Cosmo“, promosso e finanziato dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla, e da cui nel 2010 il prof. Zamboni, scopritore della CCSVI, si dimise a causa di alcuni importanti difetti nel protocollo e nella procedura adottata);


– sono necessari studi clinici per confermare l’efficacia dell’intervento di angioplastica nei malati di sclerosi multipla (ndr: come lo studio “Brave Dreams“, promosso e finanziato dalla Regione Emilia Romagna, partito il mese scorso.

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Alessandro Rasman

Alessandro Rasman, 49 anni, triestino. Laureato in Scienze Politiche, indirizzo politico-economico presso l'Università di Trieste; è malato di sclerosi multipla, patologia gravemente invalidante, dal 2002. Per Mediterranews cura una speciale rubrica sulla sclerosi multipla.

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