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Concorso Scuola 2012: decreto, test, cattedre disponibili

Concorso Scuola 2012: decreto, test, cattedre disponibili
Concorso Scuola 2012: decreto, test, cattedre disponibili

Il concorso per la Scuola è allo start.  Secondo i dati resi noti qualche giorno fa dal ministero dell’Istruzione, saranno disponibili, più posti al Sud che al Nord e Campania, Puglia e Sicilia saranno le regioni con la maggior parte dei posti messi in palio per il concorso.

In bando ci sono esattamente  11.542 posti messi di cui  ben 6.550 sono destinati alle otto regioni meridionali, che sarebbero Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia, Sardegna; buona parte dei posti saranno disponibili nelle quattro regioni dell’Italia centrale, Toscana, Lazio, Umbria e Marche, e soltanto 2.635 posti andranno alle sei regioni padane.

Il concorso garantirà la copertura di 7.351 posti per l’anno scolastico 2013-2014 e 4.191 per l’anno scolastico 2014-2015. Possono candidarsi al concorso le persone già inserite nelle vecchie graduatorie, i diplomati delle Scuole di specializzazione all’insegnamento secondario (Ssis), i laureati entro il 2001/02 (per i corsi di laurea quadriennali, oppure 2002/03 per quelli quinquennali).

Nel caso invece di posti banditi per le scuole elementari, potranno accedere al concorso sia i diplomati delle magistrali (fino al 2001) sia i laureati in Scienze della formazione.

Quel che è dato sapere è che pare essere uno dei concorsi più difficili con un  iter selettivo molto rigido: preselezione, temi e orale, un percorso articolato.

La prova preselettiva che dovrebbe essere sia uguale a tutte le classi di concorso l’aspirante docente per poter passare dovrà rispondere entro 50 minuti correttamente ad almeno 40 quesiti.
Il test sarà composto, da domande a scelta multipla di argomenti inerenti a logica, comprensione del testo, informatica, si sa anche che ci saranno 15 domande di capacità logiche; 15 di capacità di comprensione verbale del testo; 10 di competenze informatiche; e 10 di conoscenza della lingua straniera. Insomma una buona classica batteria, dunque sarà importante esercitarsi a casa su tante serie di test anche se non specifici. In questo caso gli esperti dicono serva la rapidità della scelta della risposta. Durante la  prova bisognerà sceglier una sola risposta corretta su quattro in un tempo che non deve mai superare i 2 -3 minuti a domanda.
Esattamente come ogni prova preselettiva a batteria ogni risposta corretta vale 1 punto, mentre la risposta non data vale 0 punti e la risposta errata vale –0,5 punti.
Solo chi supererà il test con una media non inferiore a 35/50 sarà  ammesso alla prova scritta che sarà la simulazione di una lezione per verificare l’abilità didattica dell’insegnante.
Entro e non oltre luglio 2013 tutti i test del concorso scuola 2012 saranno completati e a settembre 2013 tra i banchi di scuola ci saranno tanti nuovi insegnanti.
In vari articoli presenti nel web si segnalano le avvertenze generali e i requisiti culturali e professionali per i candidati ai concorsi per posti di insegnamento nella scuola dell’infanzia, primaria, e per gli istituti di istruzione secondaria di primo e secondo grado:
Sicuro dominio dei contenuti delle discipline.
Preparazione sui fondamenti epistemologici e conoscenza critica delle discipline.
Conoscenza di una lingua straniera comunitaria.
Capacità di orientarsi sul versante della ricerca pedagogico-didattica e delle scienze dell’educazione e attitudini a selezionare le impostazioni metodologiche più idonee e coerenti con gli obiettivi formativi delle discipline oltre che con il potenziale di apprendimento proprio del livello di età dei discenti.
Preparazione disciplinare e competenza pedagogico-didattica che garantiscano il possesso di attitudini a collocare gli argomenti in corrette e motivate ipotesi di successione di apprendimenti all’interno delle attività di programmazione del Consiglio di classe.
Conoscenza dei fondamenti della psicologia dello sviluppo dell’età evolutiva e cognitiva.
Conoscenza delle tematiche valutative rientranti in un processo che lega la valutazione ad un percorso di miglioramento continuo, e che affronti problematiche quali la valutazione iniziale, formativa e sommativa.
Conoscenza dei modi e degli strumenti idonei all’attuazione di una didattica integrata e personalizzata, coerente con i bisogni formativi dei singoli studenti, in particolare di quelli diversamente abili.
Conoscenza delle odierne problematiche dell’educazione permanente e dell’orientamento.
Possesso della metodologia della ricerca nel reperimento e nell’uso delle fonti, attraverso strumenti bibliografici e digitali. Pratica dei sussidi didattici, compresi quelli multimediali, cui far ricorso per il proprio aggiornamento culturale e professionale.
Conoscenza delle competenze degli organi collegiali e capacità d’interagire efficacemente con gli stessi.
Capacità di lavoro in gruppo per l’elaborazione e lo sviluppo di un’articolata programmazione didattico – educativa, nell’ambito del progetto di istituto.
Conoscenza delle Indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo, dei licei e delle Linee guida per gli istituti tecnici e professionali.
Conoscenza del ruolo formativo assegnato ai singoli insegnamenti in relazione alle finalità formative perseguite dai curricoli anche in vista della elaborazione di proposte migliorative innovative, proiettate al successo formativo degli studenti.
Conoscenza del Piano dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche.
Conoscenza della dimensione Europea dell’insegnamento.
Competenze digitali relative all’utilizzo dei programmi: Word, Excell, Outlook, Power Point.
Padronanza di competenze sociali, relative all’organizzazione dell’apprendimento e alla gestione di gruppi e relazioni, per la conduzione dei rapporti con i diversi soggetti del territorio.

Leggi e scarica il decreto 

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Un commento

  1. Noi che per tanti anni siamo stati nelle graduatorie ad esaurimento perchè non ci hanno assorbito? Come mai le cattedre sono comparse solo ora? Io sono pronto a denunciare alla procura della repubblica i CSA per occultamento di cattedre facendoci stare nel limbo del precariato e se necessario anche i ministri della Pubblica Istruzione che hanno tenuto nascosto le cattedre ora disponibili. A tutti i precari uniamoci e denunciamo questo imbroglio alla Procura della repubblica, al Consiglio di Stato e se necessario scendiamo in piazza ed occupiamo le scuole perchè il lavoro non è un lusso ma un diritto

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