Italia

Singolare protesta di un gruppo di cassaintegrati della OCV di Vado Ligure

 

Singolare iniziativa di un gruppo di ex dipendenti della OCV di Vado Ligure, rimasti a casa dopo la chiusura della fabbrica. Una decina di cassaintegrati, hanno deciso di mettere a disposizione il proprio tempo per aiutare la collettività, collaborando con la protezione civile del Comune di Vado Ligure.

Questa loro scelta è motivata dalla volontà di impiegare le giornate, divenute spesso lunghe e vuote, in modo utile per la collettività e anche dalla volontà di riportare la complicata situazione occupazionale all’attenzione della città e dei media. L’opera sarà prestata a titolo completamente gratuito e la decisione è stata presa individualmente senza l’intervento o la mediazione di sigle sindacali o di soggetti politici. Semplicemente ex colleghi e amici che hanno scelto di trasformare un periodo difficile della loro vita lavorativa e personale come quello della cassa integrazione in un’opportunità di crescita, pur non rinunciando a far sentire la propria voce.

I due promotori dell’iniziativa, Antonio Murru e Mauro Tarò, spiegano che la loro idea è nata dalla necessità di mettere a disposizione il proprio tempo libero per la comunità e, nel contempo, uscire dall’apatia dell’inattività forzata. Questo gruppo di lavoratori, pur provati dalla complicata situazione in cui versa il savonese, dimostrano una dignità fuori dal comune. Le buone abitudini maturate durante la vita lavorativa non si scordano nemmeno nei momenti più difficili e, dopo trent’anni di lavoro in produzione, il rimboccarsi le maniche non li spaventa di certo.
La scelta della protezione civile del Comune rappresenta per loro la via più rapida e meno complessa per dare immediatamente  spazio a chi ha voglia di fare. I nuovi volontari saranno presumibilmente divisi in due squadre e si occuperanno di pulizia di torrenti e strade, sotto la supervisione di tecnici del Comune, per una settimana ciascuno.

L’Amministrazione Comunale si è mostrata subito disponibile nell’accogliere la richiesta e a collaborare , dando la possibilità a un piccolo gruppo di lavoratori volenterosi di rendersi utili e di creare una coesione sociale in questo momento di crisi. Oltre alla finalità pratica e al sollievo psicologico del rimettersi, seppur per breve tempo, al lavoro, premia la loro volontà a non essere dimenticati e di riportare, in maniera più propositiva e meno conflittuale, l’attenzione sul tema della disoccupazione.

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