Sclerosi Multipla, la stasi del liquido cefalorachidiano (liquor) e il suo significato clinico
di CCSVI in Multiple Sclerosis (USA):
Il team internazionale coordinato dal BNAC di Buffalo ha scoperto che il flusso e la velocità del liquido cefalorachidiano (CSF o liquor) sono cambiati positivamente in tutti i 15 pazienti trattati con l’angioplastica. Ogni singola persona ha avuto un miglioramento misurabile del flusso del CSF.
http://www.facebook.com/notes/ccsvi-in-multiple-sclero
sis/1-year-results-from-bnac-venoplasty-study-effect-on-cerebrospinal-fluid/10151154373312211
Perché è importante?
Perché la stasi del CSF è collegata alle malattie neurodegenerative e dannose per la salute. Per saperne di più leggete questo articolo del 2010:
La stasi del liquido cefalorachidiano (liquor) ed il suo significato clinico (di James M. Whedon, DC)
Noi ipotizziamo che la stasi del liquido cefalorachidiano (CSF o liquor) si verifichi comunemente e sia dannosa per la salute. I fattori fisiologici che influenzano la normale circolazione del CSF comprendono le influenze cardiovascolari, respiratorie e vasomotorie. Il CSF mantiene l’ambiente elettrolitico del sistema nervoso centrale (CNS), influenza la bilancia sistemica acido-base, serve come mezzo per la fornitura di sostanze nutrienti alle cellule neuronali e gliali, funziona come un sistema linfatico per il CNS rimuovendo i prodotti di scarto del metabolismo cellulare, e trasporta in tutto il sistema nervoso centrale ormoni, neurotrasmettitori, fattori di rilascio e altri neuropeptidi. L’impedenza fisiologica o la cessazione del flusso del CSF possono verificarsi frequentemente in assenza di alterazioni degenerative o patologie e possono compromettere le normali funzioni fisiologiche del CSF. Il CSF sembra essere particolarmente incline a stasi all’interno del canale spinale. La stasi del CSF può essere associata con una tensione meccanica negativa, una sindrome di sublussazione vertebrale, un ridotto impulso ritmico-craniale, ed una ristretta funzione respiratoria. Sono stati descritti come aspetti strettamente collegati di un modello generale di disfunzione strutturale ed energica nello scheletro assiale e nel CNS, l’aumento del tono simpatico, i segmenti spinali agevolati, la tensione della dura madre e la diminuzione del flusso del CSF. Le terapie dirette ad incidere sul flusso del CSF includono cure osteopatiche (in particolare la manipolazione cranica), terapia craniosacrale, tecnica chiropratica della colonna vertebrale e del cranio, metodo Network (ex chiropratica Network), massoterapia (incluse le tecniche di drenaggio linfatico), yoga, respirazione terapeutica e la tecnica del fluido cefalorachidiano. Secondo l’autore sono necessarie ulteriori indagini sulla natura e le cause della stasi del CSF, i suoi potenziali effetti sulla salute umana, e le terapie efficaci per la sua correzione.
Fonte: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2842089/