Caso velina Il veterinario: “Il cane è morto per torsione intestinale”
Ennesimo colpo di scena nella vicenda della morte del cane di razza rotwailler di proprietà di Giulia Calcaterra la velina bionda.
Sentito telefonicamente alle ore 17,.40 di questa sera dal presidente di AIDAA Lorenzo Croce il dottor Domenico (Nico) Tavian con studio in Lainate (MI) ha dichiarato che: “Il cane di Giulia Calcaterra, aveva avuto dei problemi di aggressività per la gelosia nei confronti del fratellino, io stesso avevo suggerito di darlo in adozione, Nella prima settimana di luglio di quest’anno (3 luglio nda) il cane è arrivato in pronto soccorso che stava male portato dal padre della Giulia – ci dice Nico Tavian- non siamo nemmeno riusciti a curarlo in quanto è morto di torsione intestinale appena arrivato al nostro pronto soccorso dove ero io di turno” Fin qui le parole del veterinario Tavian noto anche per il suo impegno animalista in una importante associazione che si occupa di cani in Lombardia che di fatto confermerebbero la terza versione data sabato sera da Giulia Calcaterra via telefono al presidente Aidaa Lorenzo Croce. “Purtroppo i dubbi permangono- ci dice Lorenzo Croce- per lo meno in merito alle tre diverse versioni fornite dalla velina che in un primo momento ha sostenuto, e con lei Striscia, che il cane stava bene ed era stato dato in adozione, sabato mattina al corriere di Novara la stessa aveva sostenuto che il cane era stato soppresso, ora viene fuori che è morto di torsione intestinale prima di entrare in pronto soccorso, dopo un viaggio di oltre 50 chilometri dalla residenza di Cerano in provincia di Novara allo studio veterinario di Lainate in provincia di Milano. A detta del veterinario- continua Croce- esisterebbero i certificati di morte e cremazione del cane non è invece chiaro se l’animale sia stato sottoposto ad esame autoptico, e se lo stesso sia già stato cancellato dall’anagrafe canina del Piemonte visto che la legge da 6 mesi di tempo. Ora- conclude Croce- citeremo il veterinario come testimone in modo che possa spiegare ai magistrati le cause della morte di quel cane, che a suo dire era sempre stato tenuto bene dalla famiglia. Ovviamente il tutto non ci convince affatto”.
Associazione Italiana Difesa Animali Ambiente
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