Sclerosi Multipla: dal Canada un registro sulla CCSVI
Durante il 28° congresso del Comitato europeo per il trattamento e la ricerca nella sclerosi multipla (ECTRIMS), che si terrà a Lione dal 10 al 13 ottobre, verrà presentato il poster di uno studio intitolato “Registro della CCSVI nel Biritish Columbia (Canada): risultati dell’indagine preliminare“.
Secondo alcuni ricercatori canadesi l’insufficienza venosa cronica cerebro spinale (CCSVI) si riferisce all’osservazione che, nella sclerosi multipla (SM), le grandi vene che drenano il sangue dal cervello e dal midollo spinale appaiono essere ridotte rispetto alle persone che non hanno la SM. La CCSVI può essere diagnosticata attraverso l’ecografia e la venografia con catetere. L’ipotesi è che la CCSVI possa provocare la congestione del sangue nel cervello e innescare l’infiammazione, eventualmente causando depositi di ferro. Per la dilatazione o la riparazione di queste vene stenosizzate, il prof. Zamboni ha proposto il trattamento “liberazione” – viene inserito nella vena un catetere con un palloncino e quindi il palloncino viene gonfiato per correggere la stenosi. In molti casi verrebbe inserito uno stent per evitare la ricorrenza delle stenosi (NB: il prof. Zamboni non hai mai utilizzato stent per le vene giugulari in quanto pericolosi…).
Ci sarebbero poche informazioni sulla sicurezza del trattamento di liberazione così come sul suo obiettivo e sugli effetti a lungo termine del decorso della sclerosi multipla e della salute generale dei destinatari della procedura. Gli esami ed i trattamenti per la CCSVI non sarebbero raccomandati dagli specialisti canadesi della SM. Tuttavia, molti pazienti affetti da SM nel British Columbia (BC), Canada avrebbero effettuato esami per la CCSVI ed alcuni sarebbero stati sottoposti a questo trattamento al di fuori del paese. Il “Registro della CCSVI BC” è stato istituito dal dicembre 2011 per raccogliere informazioni da pazienti volontari con SM al fine di migliorare la comprensione di questo trattamento. Al 30 aprile 2012, il Registro aveva intervistato 50 pazienti con un sondaggio telefonico standardizzato sul trattamento della CCSVI che chiedeva sul trattamento per la CCSVI che hanno ricevuto e sulla loro salute, sui livelli di attività e in generale sul decorso della SM.
Degli intervistati, 32 (64%) hanno riferito di avere una SM recidivante-remittente, 5 (10%) una SM primariamente progressiva, 5 (10%) una SM secondariamente progressiva, e 7 (14%) hanno risposto “altro”. L’età media di insorgenza era di 31 anni (DS = 12), l’età media alla diagnosi era di 39 (DS = 10) e l’età media era di 55 (DS = 9). 34 pazienti (68%) ritengono che il trattamento abbia soddisfatto le loro aspettative generali. Cinque casi hanno segnalato complicanze correlate alla procedura: uno ha richiesto una seconda incisione nel collo, perché il pallone non era in grado di passare attraverso la gamba, uno non ha avuto completata la procedura perché il vaso era bloccato a circa il 90% e tre hanno sentito dolore. Cinque casi hanno segnalato complicanze entro il primo mese dopo l’intervento: uno ha segnalato sintomi di attacco cardiaco, uno è stato curato in ospedale per una reazione vasovagale (aritmia), uno aveva problemi di respirazione; uno aveva gonfiore al braccio sinistro che ha richiestol’uso di un anticoagulante e uno sentiva dolore. La raccolta dei dati è in corso.
Fonte: http://registration.akm.ch/einsicht.php?XNABSTRACT_ID=156408&XNSPRACHE_ID=2&XNKONGRESS_ID=171&XNMASKEN_ID=900
COMMENTO:
Dai primi dati preliminari di questo registro emerge che il 68% dei pazienti ritiene che la procedura abbia soddisfatto le proprie aspettative (dunque stanno meglio…).