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Jordi Viladoms vince la seconda tappa e sale al secondo posto della classifica generale

Baharija, 2 Ottobre. Come ieri, ma meglio di ieri. Ormai il Faraoni 2012 sembra essere una faccenda privata tra spagnoli.

Il giovane, Joan Barreda da una parte, e il “senatore” Jordi Viladoms, dall’altra. La classifica generale evidenzia un duello molto interessante, e relega piloti del calibro di Przygonski, Gonçalves e Ullevalseter al ruolo di comprimari. Il Pilota Bordone-Ferrari ha vinto la seconda tappa del Faraoni 2012, avvicinando il suo giovane rivale che resta in testa alla generale in virtù del successo nella prima frazione del Rally. La seconda tappa ha avuto molti punti in comune con la prima, essenzialmente perché era suddivisa in parti pressoché uguali di tratti veloci ed altri più “navigati”, con fuori pista e molti waypoint “mascherati”, quelli che bisogna centrare passando vicinissimi al punto indicato.

Viladoms ha costruito il suo successo spingendo forte nella prima parte della tappa, la più complicata e, mentre Barreda commetteva altri errori, il Pilota Bordone-Ferrari è riuscito a limitare ad uno soltanto il numero delle incertezze. Già al rifornimento di metà tappa Viladoms aveva un consistente vantaggio sull’avversario, e nella parte finale, che sapeva essere a favore di Barreda, Viladoms si è concentrato ulteriormente sul ritmo, tattica assennata e azzeccata poiché, non ostante il ritorno dell’avversario sulle piste velocissime del finale di tappa, Viladoms si è presentato al traguardo di Baharija con un vantaggio di oltre un minuto.

I 347 chilometri della seconda tappa sono, però, soltanto un a preview di quella che sarà la tappa successiva, con partenza ancora da Tybnija ed arrivo, 530 chilometri più a Sud nel deserto egiziano, a Abu Mingar, passando ai margini del favoloso ed inaccessibile Deserto Bianco.

Jordi Viladoms:

“Direi che comincio a vedere chiaramente lo schema tattico di questo Faraoni. È un duello tra me e Barreda. Il mio giovane collega è molto bravo, impara in fretta ed ha una moto, il cui step di sviluppo è quello definitivo per la Dakar, che va molto veloce. Io ho una moto collaudata, che conosco molto bene ed è globalmente la migliore per i Rally, ed una Squadra molto forte, che mi da una grande tranquillità.

Barreda ha vinto la prima tappa del Rally, io la seconda. Ne restano ancora quattro e dovremo giocare bene le nostre carte per trarre il massimo vantaggio dalla situazione che si è profilata. Anche oggi ho cercato di guidare soprattutto con la massima concentrazione, per non commettere errori. Barreda, al contrario, come sempre si è lanciato in speciale a testa bassa, ed ha sbagliato più volte. Nei Rally non basta essere veloci, bisogna essere precisi nella navigazione e nel seguire il road book. A volte è una scienza esatta, altre volte bisogna prendere qualche rischio ed affidarsi all’intuito. Io ho ben poco da recriminare, solo la perdita di tempo per una deviazione di un paio di chilometri, che ho potuto annullare tagliando fuori pista e rientrando sulla rotta giusta. Con questa condotta di gara ho “messo in cascina” un buon vantaggio prima del rifornimento, poiché sapevo che il finale era favorevole a Barreda. Non ostante lui fosse più veloce sono riuscito a contenere la sua rimonta e, così, a vincere la tappa e guadagnare una posizione in classifica.

Domani partirò per primo, e questo è un vantaggio per Barreda che ha chiuso oggi al quarto posto, ma tutto sommato non mi dispiace guidare in testa da solo, libero da distrazioni e concentrato sulla navigazione”.

Bordone-Ferrari Racing Team

Viale Enrico Forlanini 65
20134 Milano
Tel 02 70208164

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