Luigi Bonaventura e la moglie Paola Emmolo si rivolgono a Monti. La loro vita a Termoli è in pericolo
“Egregio Presidente del Consiglio se invece dei nostri figli fossero i suoi nipotini a rischiare ogni minuto che passa di essere sequestrati, strangolati e sciolti nell’acido, quanto tempo avrebbe impiegato per disporre loro una scorta e portarli nel lasso del tempo più breve possibile nel posto del mondo più sicuro per loro?…Il cuore della vostra signora come starebbe ogni ora che passa in questo grave pericolo se i nostri figli fossero i vostri nipotini?…”. “Qui a Termoli la trattativa tra Stato e ‘ndrangheta o mafie, grazie al cattivo funzionamento di questo importantissimo strumento di contrasto alle mafie, che sarebbe il programma di protezione, si consuma ogni giorno e nessuno fa niente. Come mai il programma di protezione, che dovrebbe essere una punta di diamante nel contrasto alle mafie non funziona?”.