Idv: parte la campagna referendaria per la tutela dei lavoratori e il taglio dei costi della politica
Tutela dei diritti del lavoratori e taglio radicale dei costi della politica. Sono questi i due grandi temi che l’Italia dei Valori porrà all’attenzione dei cittadini sardi con il lancio dei quattro referendum che si terranno la prossima primavera. Due temi che segnano anche il primo messaggio programmatico del partito di Antonio Di Pietro per il dopo-Monti. “Le consultazioni sul lavoro – ha spiegato il segretario regionale Idv Federico Palomba aprendo questa mattina a Cagliari la campagna referendaria in Sardegna – mirano ad abrogare due norme, una del Governo Berlusconi e l’altra di quello Monti, che hanno notevolmente depotenziato i diritti dei lavoratori e il ruolo dei sindacati. Si tratta dell’articolo 8 della Finanziaria nazionale 2011 che toglie potere alla contrattazione collettiva e lo affida a quella aziendale, e della riforma dell’articolo 18 dello Statuto che rende pressoché impossibile il reintegro del lavoratore illegittimamente licenziato”. Per dare maggiore evidenza a queste due consultazioni l’Idv propone la creazione di un comitato unitario insieme alle forze politiche favorevoli, al mondo della cultura e alle associazioni che daranno adesione all’iniziativa con l’organizzazione di un grande evento da tenersi in un luogo simbolico della crisi dell’industria sarda.
Proseguendo la battaglia per la riduzione dei costi della politica, l’Idv propone inoltre gli altri due referendum finalizzati all’eliminazione della diaria dei parlamentari e del finanziamento pubblico ai partiti. “Queste proposte sono ancor più significative in questa fase di degrado della politica”, ha detto il deputato dipietrista facendo presente che proprio ieri il gruppo parlamentare della Camera ha pubblicato online il resoconto dettagliato di ogni spesa anche minima effettuata. “Così si fanno i resoconti – ha spiegato – e non con macrovoci che non dicono niente. Tutti i gruppi del Consiglio regionale della Sardegna dovrebbero sentirsi moralmente impegnati a fare altrettanto fino a quando la presidenza non avrà emanato un regolamento stringente atteso da molti”
La raccolta delle firme si concluderà a metà dicembre (Idv ne dovrà raccogliere nell’isola almeno 30mila) e a partire dai prossimi giorni sarà possibile sottoscrivere i moduli in tutti i Comuni della Sardegna. “Questo sono referendum veri – ha concluso il deputato – come quelli sul nucleare, acqua pubblica e legittimo impedimento nei quali 26 milioni di italiani si sono rivelati decisivi”.