Salute

Sclerosi Multipla: l’Associazione CCSVI nella SM ricevuta al Ministero della Salute

Il giorno 25 settembre 2012 l’Associazione, rappresentata dalla Presidente Gisella Pandolfo e dal Consigliere Nazionale Luigi Dati,  è stata ricevuta presso il Ministero della Salute dove ha incontrato il Dott. Bevere, Direttore Generale della Programmazione Sanitaria e il Dott. Fortino, Capo della Segreteria Tecnica del Ministro e il Consigliere De Giuli. L’incontro si è svolto in un clima di reciproco interesse ed attenzione.

In  questa occasione l’Associazione, ad arricchimento del materiale scientifico già presentato al Ministro nel precedente incontro del 1 marzo c.a., ha consegnato ai propri interlocutori una cartella contenente:

  • l’elenco delle evidenze scientifiche pubblicate a partire da quella data sino all’attualità
  • un’ampia analisi dello stato dell’arte sulla correlazione tra Sclerosi Multipla e CCSVI alla luce del complesso delle pubblicazioni prodotte
  • il riassunto  delle posizioni espresse dalla SIR (la società internazionale dei radiologi interventisti) e da alcune associazioni di malati sul comunicato sulla sicurezza del trattamento della CCSVI nei pazienti con Sclerosi Multipla emesso in marzo dalla FDA (Food and Drug Administration) e ripreso dall’ultima circolare del Ministero della Salute del 23 luglio 2012.


Durante l’incontro sono stati portati all’attenzione del ministero la necessità di guardare alla Insufficienza Venosa Cronica Cerebro Spinale – CCSVI – come entità nosologica autonoma rispetto alla Sclerosi Multipla mettendo in evidenza gli studi scientifici pubblicati, nonchè l’esperienza maturata sul campo dai chirurghi vascolari che operano in Italia sulle malformazioni venose e le positive esperienze personali dei pazienti già sottoposti a intervento di disostruzione venosa.

Nell’ambito della ricerca che si occupa della correlazione fra CCSVI e Sclerosi Multipla è stata evidenziata la presenza di un quadro di elementi positivi che confermano la capacità dell’intervento di angioplastica dilatativa sulle vene di far ottenere un generale miglioramento dello stato di salute dei malati trattati e il profilarsi di nuovi campi di indagine – in relazione, ad esempio, all’analisi dei flussi sanguigni e dei livelli di ossigenazione del sangue – che potrebbero essere utili per dimostrare che alcuni sintomi attualmente attribuiti alla Sclerosi Multipla potrebbero invece essere ricollegati a problematiche circolatorie.


E’ stato richiesto al ministero di difendere i principi di libertà e pluralità scientifica, affinchè non solo venga tutelato il diritto dei cittadini di poter fare affidamento, per la cura della propria salute,  su una ricerca scientifica libera ed indipendente, ma sia anche potenziato il principio operativo di tenere in considerazione – nella redazione di circolari, note, pareri o linee guida ministeriali – tutti gli studi scientifici già pubblicati e prodotti, in luogo della scelta di utilizzare solo alcune sperimentazioni a scapito di altre.

L’Associazione ha ricordato, infatti, che nessuno studio, nell’ambito della ricerca scientifica, ha la patente per essere considerato conclusivo, poichè nella scienza non esistono studi definitivi.

In ciò essendo confortata dalla consapevolezza che, nel suo progredire, la ricerca migliora volta per volta le conoscenze scientifiche già acquisite e dalla convinzione che siano da tutelare soprattutto i progetti di  ricerca pubblici, indipendenti e liberi da conflitti di interessi.

L’Associazione ha espresso al ministero la volontà di tutelare e supportare tutte le sperimentazioni scientifiche in atto ed in particolare la sperimentazione pubblica BRAVE DREAMS che è stata sostenuta dall’Associazione anche mediante una specifica raccolta di fondi.

In tal senso è stato chiesto al ministero di inviare una propria nota circolare a tutte le regioni con la quale si sollecitino gli assessori e i dirigenti regionali ad incentivare e agevolare i progetti di ricerca scientifica in campo biomedico, nonché a vigilare ed intervenire a tutti i livelli dell’Amministrazione per evitare che si frappongano illegittimi ostacoli atti ad impedire lo svolgimento della realizzazione delle sperimentazioni già approvate dai comitati etici.

L’Associazione ha espressamente chiesto al ministero di prendersi carico di verificare e quindi rimuovere tutti gli ostacoli che, in Regione Lombardia, sono stati frapposti al libero svolgimento dello studio Brave Dreams, malgrado tale progetto di ricerca sia stato già approvato dai competenti Comitati Etici.

Del tempo è stato dedicato anche per discutere delle problematiche inerenti alle posizioni soggettive delle persone escluse dalle sperimentazioni e della necessita di governare comunque le loro richieste, le loro aspettative, i loro bisogni.


E a tal riguardo l’Associazione ha sottolineato come la scelta di non prendere delle veloci decisioni su tali problematiche o eccessivi ritardi nello svolgimento delle sperimentazioni rischia di porre il Servizio Sanitario Nazionale davanti a un concreto e rapido effetto di spiazzamento poichè i malati esclusi dalle sperimentazioni per potersi operare si orienteranno verso le case di cura private o verso i viaggi all’estero.

E’ stata con forza evidenziata la differenza valoriale esistente fra il tempo della cura e quello della ricerca scientifica, ricordando come l’uno debba essere necessariamente separato dall’altro. Ciò al fine di evitare l’aggravamento dello stato di salute del malato durante il periodo temporale necessario per svolgere una corretta sperimentazione scientifica seria.

In tal senso è stato ricordato al ministero il precedente relativo allo Studio NASCET (North American Symptomatic Carotid Endarterectomy Trial)[1]

A chiusura dell’incontro l’Associazione ha ribadito le proprie richieste volte ad ottenere dal Ministero :

  • il riconoscimento della CCSVI come patologia autonoma
  • il finanziamento di progetti di ricerca dedicati alla CCSVI e alla Sclerosi Multipla
  • la sollecitazione del mondo scientifico per una rapida attivazione di studi e ricerche dedicate alla CCSVI ed alle problematiche connesse alla CCSVI
  • la diffusione di un’adeguata informazione fra istituzioni sanitarie, medici di base e cittadini in merito alla CCSVI, alla correlazione fra CCSVI e SM ed alle problematiche connesse.
  • la tutela dei progetti di ricerca con particolare riferimento a quelli pubblici, liberi ed indipendenti
  • la difesa delle sperimentazioni scientifiche dedicate alla CCSVI ed alla SM  già approvate dai comitati etici mediante nota circolare da trasmettere agli assessori regionali alla sanità ed alle istitutuzioni sanitarie regionali volta all’eliminazione degli ostacoli contrari all’attivazione di tali progetti
  • l’individuazione di soluzioni tese a risolvere le problematiche delle persone con sclerosi multipla che non sono arruolabili nell’ambito delle sperimentazioni cliniche approvate o che sono stati esclusi da tali studi di ricerca

Fonte: http://ccsvi-sm.org/?q=node%2F1636

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Alessandro Rasman

Alessandro Rasman, 49 anni, triestino. Laureato in Scienze Politiche, indirizzo politico-economico presso l'Università di Trieste; è malato di sclerosi multipla, patologia gravemente invalidante, dal 2002. Per Mediterranews cura una speciale rubrica sulla sclerosi multipla.

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