Vecchie tradizioni del 2 Novembre a Manfredonia
É credenza popolare che nella notte tra il giorno di Ognissanti e il 2 Novembre, i morti ritornino sulla terra per far visita alle proprie case, dove queste anime del Purgatorio trovavano preparata la tavola imbandita con pane e acqua affinchè si rifocillassero durante il loro girovagare. Nel bicchiere si lasciava anche una palma benedetta.
I fanciulli usavano mettere una calza vuota appesa ai piedi del proprio letto o dietro sbarra di ferro che sosteneva la porta d’ingresso perchè convinti che i morti li riempivano di doni. In realtà erano i genitori che riempivano di noci, castagne lesse o arrostite, fichi secchi, melecotogne, carrube, melegrane, cachi e, a volte, mettevano pezzi di carbone per qualche figlio discolo, per fargli capire che erano stati i morti che lo avevano voluto punire per la sua cattiveria. C’era un detto popolare che spesso le mamme rivolgevano ai figli indisciplinati che così recitava: se fai il cattivo i morti ti metteranno i carboni nella calza. Questa usanza è scomparsa da molti anni, sostituita da calze confezionate e piene di cioccolatini, pasticcini e giocattoli che si comprano in bar e supermercati. I pescatori di Manfredonia, invece, nel giorno dei morti evitavano di uscire con le barche per rispetto dei tanti dispersi in mare.