Italia

E se l’ndrangheta colpisce alto? Nei progetti un attentato al procuratore capo di Roma Pignatone

Qualcuno progettava un attentato contro il procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone. 

La probabilità dell’attentato è quello che  si evince da un’informativa della Direzione distrettuale antimafia di Torino,  emersa nel corso dell’operazione contro la malavita organizzata calabrese che ha portato due giorni fa all’arresto di 22 persone tra il Piemonte e la Calabria.

La notizia è riportata da Reuters, secondo quello che vi è scritto nel rapporto della Dda torinese, “Nel gennaio di quest’anno una coppia di malavitosi ha fatto esplicito riferimento alla preparazione di un attentato nei confronti del procuratore capo della Repubblica di Roma, Giuseppe Pignatone, da compiersi in Calabria”.

I padrini, nella conversazione intercettata, discutevano anche delle “sorti” di altre due toghe impegnate nella lotta al crimine organizzato: il procuratore capo della Repubblica di Torino Giancarlo Caselli e del procuratore aggiunto della Repubblica di Reggio Calabria Nicola Gratteri.

“Stanno rompendo i coglioni”, dicono nel dialogo intercettato riportato nell’informativa.

Ventidue persone sono state arrestate martedì su ordine del gip di Torino in un’indagine sulle infiltrazioni della ‘Ndrangheta nella politica piemontese. Altre 150 furono arrestate con la stessa accusa nel giugno 2011 nell’ambito di una maxi-operazione, denominata “Minotauro”, il cui processo è in corso da pochi giorni a Torino.

Tag

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Check Also
Close
Back to top button
Close
Privacy Policy Cookie Policy