E’ sorprendente da qualche anno in Italia esiste un’altra forma di inquinamento. Non si tratta delle scie chimiche e nemmeno di fenomeni alieni, tanto meno di guerra battereologica o di strane forme di controllo degli illuminati.
Una recente indagine portata avanti da esperti ricercatori del Consiglio nazionale delle Ricerche (Cnr) ha messo in luce che potenzialmente in Italia esiste un immenso numero di “drogati” involontari. Ovvero le nostre città prima sofferenti di pollution ambientale dovuto ai residuati di smog, industria e quanto altro ora sono ricche di polvere e microparticelle di droga.
Anche chi non consuma gli stupefacenti potrebbe essere un ipotetico consumatore involontario. Nelle città infatti aleggiano cocaina, hashish, marijuana, caffeina e nicotina .
Circa 10 anni fa i primi sospetti, alcune città italiane erano veramente ricche si sostanze volatili simili alle droghe, ora la rivelazione: è così, nei nostri cieli c’è droga.
L’ultima ricerca, che è stata pubblicata nei giorni scorsi sulla rivista scientifica internazionale Environmental Pollution, ha confermato gli iniziali sospetti, certo per ora i livelli non sono pericolosi ma non si può sapere cosa ci riserva il futuro prossimo.
La ricerca italiana avrebbe dimostrato che Torino registra la percentuale più elevata di droghe aree seguita da Bologna seconda per la cannabis e caffeina, Napoli per la cocaina, Verona per la nicotina. Nelle città ricche di studenti universitari poi la cannabis è quasi palpabile.
Secondo i ricercatori non ci sarebbero effetti sulla popolazioni perchè si tratta comunque di concentrazioni infinitesimali e comunque i dati rilevati nelle varie città devono tener presente dei cambiamenti di clima e della concentrazione della popolazione.
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