Venerdì 9 novembre, nell’ambito delle 66e Giornate Mediche Triestine promosse dall’Associazione Medica Triestina, il prof. Paolo Zamboni (Direttore del Centro Malattie Vascolari dell’Università di Ferrara) ha tenuto nell’Aula Magna dell’Ospedale di Cattinara un’interessante lettura intitolata “Funzione venosa cerebrospinale e neurodegenerazione nella sclerosi multipla” su uno degli argomenti più innovativi e controversi della medicina in questi ultimi anni, per una patologia gravemente invalidante, la sclerosi multipla, che colpisce 65.000 persone in Italia, di cui oltre a 400 nella sola Trieste e per la quale non sono ancora note né le cause né una terapia definitiva e valida per tutti nonostante le ingenti risorse investite per lo più nel settore fermaceutico.
Il prestigioso ricercatore ferrarese dopo essere stato introdotto dal dr. Claudio Pandullo, cardiologo ospedaliero e Presidente dell’Ordine dei Medici di Trieste, ha presentato una relazione prettamente scientifica fornendo dettagli tecnici della sua ricerca, in particolare sulle malformazioni venose che sarebbero alla base della sclerosi multipla.
Presente tra il pubblico anche il responsabile del centro sclerosi multipla della Clinica Neurologica di Trieste, che ha chiesto di partecipare allo studio “Brave Dreams”, promosso e finanziato dalla Regione Emiia Romagna, sull’efficacia degli interventi di angioplastica per la disostruzione delle vene giugulari nei malati di sclerosi multipla, che dovrebbe fornire una risposta definitiva agli studi di Zamboni.