Italia

Montebello Ionico: a Fossato fermato Giuseppe Alampi

foto archivio

A Fossato, frazione di  Montebello Ionico (RC),  i Carabinieri hanno tratto in fermato Giuseppe Alampi,  fossatese.

Il fermo di Alampi, si apprende, sarebbe dovuto ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa in data 09 c.m. dal Tribunale – Sezione Gip/Gup di Reggio Calabria, per tentato omicidio, ricettazione, porto e detenzione illegale di arma clandestina in concorso.

Le indagini svolte avrebbero segnalato un presunto proposito omicida di Alampi nei confronti di Francesco Borrello, 1958. Così si apprende da ntacalabria.

L’indagine è partita un mese fa quando, i locali carabinieri avrebbero trovato sulla spiaggia di Melito di Porto Salvo una carabina con matricola abrasa, particolare inquietante sembra essere il fatto che l’arma si trovasse nei pressi della barca di Borrello. Le indagini dunque hanno portato a far luce alcuni atti intimidatori . “Si ricorda, innanzitutto, la sparatoria avvenuta nell’aprile 2004 sul Corso Garibaldi di Melito di Porto Salvo, in cui persero la vita VERDERAME Giulio e ZAMPAGLIONE Santo Carmelo – quest’ultimo parente dell’ALAMPI – ove rimasero feriti lo stesso BORRELLO Francesco e FOTI Paolo, entrambi tratti in arresto.

Non va dimenticato l’ultimo degli episodi di violenza, peraltro tristemente commentato dalle cronache nazionali, risalente al 06 giugno 2008, data in cui il BORRELLO rimaneva vittima di un agguato avvenuto sul lungomare di Melito di Porto Salvo, mediante l’esplosione al suo indirizzo di più colpi d’arma da fuoco, uno dei quali, durante una recita scolastica, feriva gravemente il minore L.A., bimbo di soli 5, vicenda conclusasi successivamente con l’arrestato di FOTI Leonardo e FOTI Antonino, mandanti del tentato omicidio, attualmente detenuti.” (ntacalabria)

Nonostante il fermo di un sospetto, un quindicenne le indagini sono andate avanti identificando come presunto ideatore del piano Giuseppe Alampi, sembra anche che nella sua abitazione vi fosse una parte della tuta usata per occultare l’arma.

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