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Antonio Di Gesu’, maresciallo capo, rinviato a giudizio per minaccia, ingiurie e presunte molestie sessuali

foto archivio

Un maresciallo dell’Esercito è stato rinviato a giudizio dal gup del Tribunale militare di Roma.

Ad essere rinviato a giudizio è un maresciallo capo, Antonio Di Gesù, 38 anni, originario di Nardo, provincia di Lecce che,  all’epoca dei fatti effettivo nella Caserma Clementi di Ascoli Piceno, la stessa in cui prestava servizio il caporalmaggiore  Salvatore Parolisi tragicamente noto.

Il maresciallo in oggetto sembra che sia stato rinviato a giudizio per minaccia e ingiurie a un inferiore e in particolare nei confronti di un’allieva 25enne, reato che sopperisce alla mancanza di uno specifico reato di molestie sessuali in ambito militare.

Il comportamento non è nei codici  e, secondo quanto si legge nel rinvio a giudizio il maresciallo capo effettivo di un reggimento di addestramento volontari, il 21 luglio 2009, ”offendeva prestigio, onore e dignita’ di una soldatessa sua inferiore, cui minacciava altresi’ un ingiusto danno”.

In particolare, secondo quanto si legge nel rinvio a giudizio, il maresciallo avrebbe ordinato alla soldatessa ”di seguirla in magazzino” e nel corso del tragitto le avrebbe chiesto ”se le sarebbe piaciuto essere la prima del corso”; guardandola le avrebbe poi detto ”io ti posso aiutare” invitandola ad avere con lui un rapporto sessuale. ”Nel corso della stessa giornata, una volta nel magazzino con la ragazza mentre lei scendeva dalla scala dove era salita per prelevare del materiale, reggendo la stessa scala” e nonostante ”l’invito a spostarsi, le poggiava le mani, a palmi aperti, sulle natiche”.

Infine, a seguito delle rimostranze della donna caporale il maresciallo le avrebbe detto: ”Qualsiasi cosa farai, sappi che e’ la tua parola contro la mia. Non ti permettere di dire nulla a nessuno, non mi interessa se sei figlia di ufficiale. Se provi a dire qualcosa, io ti rovino la carriera e la vita”. L’udienza davanti al Tribunale militare di Roma e’ prevista per il 5 febbraio 2013. Sembra però che il maresciallo capo Di Gesu’ abbia già risposto a simili accuse.

L’indagine, si ricorda, è comunque antecedente alla morte della giovane Melania Rea.

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