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Cagliari 7 dicembre: Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai presenta il forum del disarmo nucleare

Cagliari 7 dicembre: Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai presenta il forum del disarmo nucleare Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai organizza a Cagliari

il forum sul disarmo nucleare per il “Mese dei Diritti Umani”

 Disarmo nucleare? Una strada possibile. L’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Sociali e delle Istituzioni dell’Università degli Studi di Cagliari partecipa all’iniziativa “Mese dei diritti umani” e organizza il forum sul disarmo nucleare “Disarmo nucleare? Una strada possibile”. Il Forum si svolgerà a Cagliari il 7 dicembre dalle 18.00 alle 20.00 nell’Aula Teatro dell’ex Istituto Ciechi in via Nicolodi 104. Interverranno Annamaria Baldussi, docente di Storia dell’Asia presso la Facoltà di Scienze Politiche e Vinicio Busacchi, ricercatore di Filosofia Teoretica presso la Facoltà di Filosofia. Coordinerà il forum il giornalista Walter Falgio. Il forum fa parte della campagna per il disarmo nucleare che l’Istituto Buddista Italiano porta avanti da due anni col nome di Senzatomica, trasformare lo spirito umano per un mondo libero dalle armi nucleari.


La campagna Senzatomica è stata presentata alla Camera dei Deputati ottenendo il patrocinio del Presidente della Repubblica e del Presidente della Camera. L’obiettivo è trasformare il modo di pensare comune che giustifica il possesso delle armi nucleari. Possesso basato sulla convinzione che ad una minaccia si risponde con un’altra minaccia, Questa è una contraddizione che porta a ritenere che la sicurezza si possa garantire con le armi quando invece in realtà esse sono la causa più grande di insicurezza. La convenzione per l’abolizione totale degli armamenti nucleari è l’obbiettivo di Senzatomica. Un obbiettivo tutt’altro che immediato ma nemmeno utopistico, in quanto con la stessa procedura si è arrivati alla messa al bando delle bombe a grappolo, delle mine anti uomo e delle armi batteriologiche (Trattato di Ginevra 1972 e Convenzione armi chimiche 1997). La campagna può essere sintetizzata da una frase di Joseph Rotblat, fisico che ha lavorato al progetto della costruzione della bomba, e attualmente impegnato nel movimento internazionale per il disarmo: ”anche se in futuro riuscissimo a creare un mondo libero dalle armi nucleari conserveremo comunque la nozione di come costruirle e sarebbe possibile cancellare questa conoscenza dalla memoria dell’umanità”.

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